Il Brescia rischia al retrocessione in serie C per irregolarità nei versamenti dei contributi. Il presidente della società, l’imprenditore cagliaritano Cellino parla di “truffa” e deve presentare una memoria difensiva entro 48 ore.
Brescia verso la C, ma Cellino si difende: “Sono vittima di una truffa”. La Procura federale ha convocato per giovedì 22 maggio l’udienza che potrebbe decidere il futuro sportivo del Brescia Calcio. Al centro del procedimento ci sono presunte irregolarità nei versamenti dei contributi legati agli stipendi dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Se le accuse troveranno conferma, la squadra lombarda rischia una pesante penalizzazione in classifica o addirittura la retrocessione in Serie C.
Il presidente Massimo Cellino, al momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali ma ha parlato brevemente di una “truffa subita”. Secondo quanto trapelato, il club avrebbe affidato il pagamento dei contributi a una società esterna, attraverso un’operazione di compravendita di crediti d’imposta. L’accordo, dal valore di circa un milione e 400mila euro, prevedeva che questa società terza si occupasse delle pratiche fiscali. Tuttavia, i contributi non sarebbero stati versati nei termini previsti, facendo scattare l’attenzione degli organi di controllo.
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La Procura federale ha concluso le indagini e ha notificato gli atti a Massimo Cellino e a suo figlio Edoardo, anch’egli coinvolto nella gestione del club. Entrambi hanno ora due giorni di tempo per presentare una memoria difensiva in vista dell’audizione. Il club dovrà spiegare con chiarezza i contorni dell’accordo con la società esterna e fornire eventuali prove a sostegno della propria buona fede.
La vicenda si aggiunge a una stagione già turbolenta per le “Rondinelle”, che ora vedono complicarsi ulteriormente il proprio cammino. La decisione del tribunale sportivo potrebbe influenzare in modo determinante il futuro della società e la permanenza nella categoria. I tifosi restano in attesa, con il fiato sospeso, sperando in una soluzione che eviti il peggio.