Riaperta l’area giochi del parco Giovanni Paolo II in via Figari nel rione Fonsarda.
Riaperta ufficialmente l’area giochi del Parco Giovanni Paolo II in via Figari, a Cagliari, dopo un importante intervento di riqualificazione. L’area era stata chiusa lo scorso agosto per motivi di sicurezza, a causa del deterioramento avanzato delle strutture ludiche e della pavimentazione antitrauma, ormai compromesse e non più recuperabili.
Grazie al coordinamento del Servizio Parchi dell’Assessorato all’Ecologia urbana, ambiente e verde pubblico, il progetto ha portato all’installazione di un nuovo complesso multigioco dotato di scivoli, un’altalena doppia e una pavimentazione completamente rinnovata e conforme agli standard di sicurezza. I due giochi a molla già presenti sono stati integrati con un fondo ammortizzante, aumentando così la sicurezza complessiva dell’area.
L’intervento si inserisce in un piano più ampio dell’Amministrazione comunale volto alla manutenzione e al potenziamento delle aree verdi cittadine. Nei prossimi mesi, il Servizio Parchi e verde pubblico proseguirà con altri lavori di ripristino e ampliamento delle aree ludiche nei parchi comunali, con l’obiettivo di creare spazi sempre più accoglienti, sicuri e inclusivi per le famiglie e i più piccoli.
Monte Claro
E intanto un nuovo futuro si profila per il Parco di Monte Claro a Cagliari, via Cadello e il quartiere che lo abbraccia. Al centro del progetto, vincitore di un bando pubblico, l’idea forte di trasformare il muro di cinta da barriera a soglia porosa, restituendo dignità urbana, connessioni e nuove funzioni a un’area di alto valore paesaggistico e sociale. Novità anche per via Cadello a Cagliari, teatro di incidenti stradali drammatici che sarà ridotta e arricchita di verde.
L’approccio progettuale parte da un’analisi critica del muro esistente: un confine che oggi non solo segrega il parco dal tessuto urbano, ma contribuisce ad accentuarne le criticità – congestione del traffico su via Cadello, isolamento paesaggistico, riduzione degli effetti microclimatici sul quartiere. Da qui l’intuizione di riconfigurare il perimetro, trasformandolo in una “cintura verde” fruibile e integrata, capace di ospitare servizi, spazi pubblici e funzioni diffuse sia in orario di apertura che di chiusura del parco.