Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Mannino, capogruppo FdI a Cagliari: “L’antifascismo? La Costituzione non lo nomina mai”

Il consigliere comunale del partito di Giorgia Meloni, oggi in piazza per celebrare la Liberazione, interviene nel dibattito: “Fu una scelta consapevole e lungimirante dei padri costituenti, più proiettati al futuro di molti di coloro che oggi pretendono di distribuire patenti di democrazia e che si ergono a giudici morali chiedendo a chiunque capiti a tiro di professarsi antifascista”
La Redazione

Pierluigi Mannino, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Cagliari, interviene nel dibattito sul ruolo dell’antifascismo nella società e nella politica contemporanea, sollevando un interrogativo provocatorio: perché nella “più bella Costituzione del mondo” non compare espressamente il termine “antifascismo”?

Secondo Mannino, che stamattina ha partecipato alla manifestazione per il 25 aprile in piazza Gramsci, l’assenza di un riferimento esplicito all’antifascismo nell’articolo 54 della Costituzione – quello che definisce il dovere dei cittadini di essere fedeli alla Repubblica e di osservare le leggi – non è una dimenticanza, “ma una scelta consapevole e lungimirante dei padri costituenti. Erano”, dichiara, “più proiettati al futuro di molti di coloro che oggi pretendono di distribuire patenti di democrazia – afferma Mannino – e che si ergono a giudici morali chiedendo a chiunque capiti a tiro di professarsi antifascista.”

La critica di Mannino si concentra sull’uso strumentale dell’antifascismo come etichetta ideologica, sostenendo che questa pratica rischia di impoverire il dibattito pubblico e ridurre la complessità delle posizioni politiche a un semplice schema “noi contro loro”. In questo contesto, l’articolo 54 diventa per l’esponente di FdI il simbolo di un’adesione alla Repubblica basata sul rispetto delle leggi e sull’impegno concreto nelle funzioni pubbliche, non su dichiarazioni ideologiche.

Le ragioni della Costituzione: una riflessione oltre il passato

Mannino invita a rileggere lo spirito con cui la Costituzione fu redatta, alla luce di un contesto storico in cui i Costituenti scelsero di guardare avanti: “La Costituzione è nata dalla consapevolezza del passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro, fondandosi su principi universali come la democrazia, la libertà e l’uguaglianza, non sulla negazione di ideologie specifiche.”

Tra le motivazioni che – secondo Mannino – giustificherebbero questa impostazione:

Evitare la polarizzazione del dibattito politico: una professione obbligatoria di antifascismo avrebbe potuto irrigidire il confronto democratico, trasformandolo in uno scontro ideologico perenne.

Valorizzare il pluralismo: l’Italia è sempre stata una società culturalmente e politicamente articolata, e ogni tentativo di imporre un’unica chiave interpretativa del passato rischia di escludere voci legittime.

Investire nell’educazione e nella memoria storica, piuttosto che nell’imposizione retorica di slogan: la consapevolezza critica del passato è uno strumento più efficace per costruire una cittadinanza democratica. Costruire una narrazione positiva attorno ai valori repubblicani, capace di ispirare le nuove generazioni attraverso l’esempio, e non la contrapposizione.

“Il giuramento basta e avanza”

Mannino conclude sottolineando il valore simbolico e istituzionale del giuramento di fedeltà alla Repubblica, previsto per figure chiave dello Stato come il Presidente, i ministri, i magistrati, i sindaci, le forze armate e le forze dell’ordine: “Un atto solenne che impegna ad agire con disciplina e onore, a tutela delle istituzioni e dei cittadini. Altro che bandierine ideologiche.”

“Le professioni di fede – conclude – le lasciamo a chi ha bisogno di uno slogan. Per gli altri basta il giuramento: ‘Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi. Di adempiere con disciplina ed onore a tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni.’”

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy