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Alimentazione e sport, come combattere il colesterolo “cattivo”: i consigli dello specialista

Colesterolo “buono” e “cattivo”. Come distinguerli e come, soprattutto, prevenire i rischi di un aumento eccessivo. Per la rubrica di Cagliari News dedicata alla salute i consigli del dottor Mauro Moscatelli
La Redazione

Il colesterolo, una molecola di grasso che viene prodotta per l’80% circa dall’organismo e solo per il 20% introdotta con l’alimentazione. Fondamentale per la costruzione delle membrane cellulari: per la rubrica dedicata alla salute alcune pillole a cura del dottor Mauro Moscatelli, medico chirurgo specialista in Medicina Generale, Agopuntura, Medicina Cinese, Riflessoterapia e Tecniche Complementari di Cagliari.

“Necessario fare una distinzione tra il colesterolo Ldl, conosciuto come ‘cattivo’, e quello Hdl, cosiddetto ‘buono’. Quando il primo circola in eccesso nelle arterie può depositarsi e dare origine all’arteriosclerosi”, spiega Moscatelli. “Le placche possono si formano sulla parete interna delle arterie e dare origine a ostruzioni che determinano infarto e ictus”. E ancora, “il colesterolo totale dovrebbe essere sotto i 200 mg/dL”.

Come tenere sotto controllo il colesterolo cattivo in eccesso? “Prima arma è l’alimentazione”, spiega Moscatelli. “Evitare o ridurre quanto più possibile carni lavorate e insaccati, formaggi grassi, condimenti di origine animale (burro e strutto) e prodotti confezionati (tipo merendine, biscotti, creme spalmabili e alcuni olii).  In alternativa è utile preferire come condimenti gli oli vegetali spremuti a freddo (di semi e di oliva), privilegiare formaggi magri e latte scremato o parzialmente scremato” continua la specialista. 

Tra i modi per abbassare il livello di colesterolo cattivo nel sangue, alzando contestualmente quello buono, oltre a una corretta alimentazione, c’è anche l’esercizio fisico. “Non è necessario praticare degli sport particolarmente faticosi, anche solo fare una camminata di media intensità per almeno 30-40 minuti al giorno e salire le scale a piedi sono delle buone abitudini”. E aggiunge come “praticare almeno 3 giorni alla settimana di attività fisica ad intensità elevata per 20-30 minuti al giorno” possa essere una valida alternativa.

“Altrettanto utili sono gli integratori come gli steroli vegetali che agiscono limitando l’assorbimento di colesterolo dal cibo, anche se non possono tenere sotto controllo il colesterolo cosiddetto endogeno, ovvero prodotto dall’organismo”.  

Occhio poi all’obesità, alla vita sedentaria, al fumo, a una dieta ricca di carboidrati, grassi, così come alla menopausa. Fattori che possono determinare l’aumento del colesterolo.


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