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Miracolo per gli agricoltori del sud Sardegna: “Acqua sicura e stagione salva”

Lo spettro delle restrizioni idriche? Annullato: i coltivatori della Sardegna meridionale non resteranno a bocca asciutta, ma il dramma è solo rimandato: ecco perchè
La Redazione
irrigation at the field

Una buona notizia per l’agricoltura del Sud Sardegna: per la stagione irrigua in corso, gli agricoltori serviti dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale potranno contare sul 100% della dotazione idrica. Un risultato importante, atteso e tutt’altro che scontato, che scongiura lo spettro di pesanti restrizioni e salva almeno per quest’anno migliaia di ettari coltivati e decine di milioni di euro di fatturato.

Lo sottolinea Coldiretti Cagliari, che rivendica un lungo e articolato lavoro di dialogo e pressione istituzionale svolto in questi mesi per gli agricoltori del sud Sardegna, dai tavoli regionali alle interlocuzioni con le prefetture e gli enti di gestione delle acque. “Siamo riusciti a evitare un disastro annunciato – afferma il presidente Giorgio Demurtas – a febbraio si parlava di una riduzione fino al 50% della dotazione idrica, poi ridimensionata al 30%, ma con il concreto rischio di perdere oltre 5mila ettari di coltivazioni. Oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo, ma questo non ci deve illudere: senza interventi strutturali, rischiamo di rivivere questa emergenza già l’anno prossimo”.

Perdite scongiurate

Secondo le stime elaborate da Coldiretti Cagliari, una restrizione del 30% avrebbe comportato, per la sola stagione irrigua 2025, perdite per poco meno di 40 milioni di euro, tra reddito diretto delle imprese agricole (oltre 26 milioni) e indotto (altri 10 milioni), con effetti disastrosi sull’occupazione.

“Un danno che si sarebbe sommato agli 80 milioni già bruciati tra 2023 e 2024 – aggiunge Demurtas –. Siamo soddisfatti perché le aziende potranno lavorare, raccogliere e restare in piedi, ma questa vittoria deve tradursi ora in una svolta politica vera. Non possiamo dipendere solo dalla pioggia o da qualche congiuntura favorevole: servono visione e investimenti”.

Nodo politico

Sulla stessa linea anche il direttore di Coldiretti Cagliari, Giuseppe Casu, che rilancia le priorità per il futuro: “La disponibilità d’acqua di quest’anno non può farci abbassare la guardia. Serve un piano serio di infrastrutturazione, manutenzione e ammodernamento degli impianti, e una gestione più efficiente e coordinata delle risorse idriche a livello regionale. Abbiamo già indicato diverse soluzioni, dal riutilizzo delle acque reflue fino agli interventi sulle dighe. Oggi salviamo la stagione irrigua, ma domani rischiamo di ricadere nello stesso incubo”.

Confronto

Casu sottolinea anche l’importanza di continuare il confronto con le istituzioni su base permanente: “I tavoli non devono aprirsi solo in emergenza. Serve una cabina di regia stabile, che metta insieme agricoltori, consorzi e istituzioni, per pianificare e agire con anticipo. L’acqua è la risorsa più preziosa che abbiamo: conservarla, distribuirla equamente e renderla accessibile è una sfida strategica per il futuro dell’intera economia sarda”.

Battaglia aperta

Coldiretti Cagliari riconosce l’impegno del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, che ha lavorato per garantire la massima portata possibile ai propri consorziati, ma ribadisce che senza un salto di qualità nella politica regionale il sistema agricolo resta fragile e vulnerabile. “Questa volta ce l’abbiamo fatta – chiude Demurtas – ma non possiamo vivere col fiato sospeso ogni estate. La politica ha il dovere di rispondere con atti concreti, infrastrutture efficienti e programmazione, altrimenti le perdite evitate oggi diventeranno inevitabili domani”.

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