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Addio a Papa Francesco, nel 2013 l’abbraccio con 400mila fedeli a Cagliari

Il Santo Padre, morto a 88 anni, dodici anni fa aveva fatto visita alla Basilica di Bonaria. Il suo arrivo nell’Isola aveva, ovviamente, portato una folla oceanica per le vie del capoluogo
La Redazione

Papa Francesco aveva scelto Cagliari e la basilica di Bonaria nella sua unica visita nell’Isola, dodici anni fa, nel 2013. “Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni della vostra Isola, e per confermarvi nella fede”. Così Francesco, accolto da ben 400mila fedeli il 22 settembre di dodici anni fa: nella sua visita nel capoluogo aveva incontrato giovani, personalità della cultura locale, le suore di clausura, aveva incontrato i poveri e i detenuti in un appuntamento molto intenso che si era vissuto nella Cattedrale, in Castello. Poi la messa, celebrata nel piazzale della basilica di Bonaria e l’incontro con il mondo del lavoro, nel Largo Carlo Felice.

“Guardate è facile dire non perdere la speranza. Ma a tutti, a tutti voi, quelli che avete lavoro e quelli che non avete lavoro, dico: Non lasciatevi rubare la speranza! Non lasciatevi rubare la speranza!”, disse davanti a famiglie e lavoratori assiepati. “Forse la speranza è come le braci sotto la cenere; aiutiamoci con la solidarietà, soffiando sulle ceneri, perché il fuoco venga un’altra volta. Ma la speranza ci porta avanti. Quello non è ottimismo, è un’altra cosa. Ma la speranza non è di uno, la speranza la facciamo tutti! La speranza dobbiamo sostenerla fra tutti, tutti voi e tutti noi che siamo lontani. La speranza è una cosa vostra e nostra. È cosa di tutti! Per questo vi dico: “Non lasciatevi rubare la speranza!”. Ma siamo furbi, perché il Signore ci dice che gli idoli sono più furbi do noi. Il Signore ci invita ad avere la furbizia del serpente, con la bontà della colomba. Abbiamo questa furbizia e diciamo le cose col proprio nome. In questo momento, nel nostro sistema economico, nel nostro sistema proposto globalizzato di vita, al centro c’è un idolo e questo non si può fare! Lottiamo tutti insieme perché al centro, almeno della nostra vita, sia l’uomo e la donna, la famiglia, tutti noi, perché la speranza possa andare avanti… “Non lasciatevi rubare la speranza!”.

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