Tentano di bloccare l’accesso alla spiaggia con manufatti abusivi. Succede a Is Canaleddus a Quartu. Dove nell’ambito una verifica sul libero accesso pedonale al mare, “che qualcuno intendeva impedire”, come denunciavano gli ecologisti del Gruppo d’Intervento Giuridico sono emersi anche abusi edilizi, accertati dalla Polizia locale e dai Servizi tecnici del Comune.
Il Settore comunale Pianificazione ha che “non ha agli atti alcun provvedimento inerente all’installazione e alla realizzazione dei manufatti, depositi, o altra opera”.
In seguito il Comando della Polizia locale ha aggiunto che “dagli accertamenti svolti sono emerse delle irregolarità le cui risultanze di carattere penale sono state comunicate all’Autorità Giudiziaria e di carattere amministrativo al Settore Edilizia Privata del Comune di Quartu Sant’Elena”.
D’altra parte, anche la Soprintendenza di Cagliari aveva comunicato che “non risultano agli atti istanze di autorizzazione” paesaggistica.
“Opere edilizie non autorizzate e problemi di accesso al demanio marittimo, che in Italia è libero e pubblico, in forma pedonale dev’essere garantito dalle amministrazioni pubbliche competenti a qualsiasi cittadino”, dichiara Stefano Deliperi, che auspica “un rapido ripristino della legalità ambientale violata”.