“La dialettica non ci spaventa, che sia il Pd o chiunque, non ci spaventiamo. Abbiamo una classe dirigente che sa governare, diciamolo e portiamolo fuori di qua. Vogliamo imporre la nostra leadership e siamo capaci di farlo”. Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, intervistata alla Costituente del M5s, in corso a Roma.
“Superare la pubertà politica vuol dire essere capaci di spiegare fuori chi siamo. Il M5S ha un fortissimo sistema identitario e valoriale – aggiunge -, abbiamo fatto provvedimenti storici, eppure siamo chiusi in noi stessi, nostalgici, guardiamo indietro. Dobbiamo riprendere forza, avere il coraggio di parlare, guardare avanti e confrontarci con chiunque, che sia il Pd o altri. Vogliamo imporre la nostra leadership e siamo capaci di farlo”.
“Questo significa essere adulti – continua -. Significa anche abbandonare un passato che ci ha visto antisistema. Ed è stato importante, perché abbiamo incanalato dissenso e disperazione. Ma adesso siamo cresciuti. Quello è il passato. Ora se vogliamo fare la differenza e incidere. Non possiamo limitarci a fare testimonianza. Noi dobbiamo governare”.
L’assemblea del M5s ha votato a favore delle modifiche chieste da Conte e avversate da Beppe Grillo: via libera alla modifica del tetto dei due mandati ed all’eliminazione del ruolo di garante. Sì alle alleanze, ma condizionate ad accordi programmatici. Il posizionamento politico è quello di “progressisti indipendenti”, il ruolo di presidente è compatibile con quello di premier. Grillo cambia lo stato su Whatsapp: “Da francescani a gesuiti”. Conte attacca: “E’ entrato a gamba tesa”, ma “i quesiti confermano che siamo progressisti” e sulle alleanze “siamo pronti a sporcarci le mani”