Si è svolta questa mattina a Cagliari la riunione della Commissione consiliare ecologia urbana insieme ai rappresentati dei quartieri del centro storico. Dalla pulizia delle strade alle ecoisole più efficienti, dalla razionalizzazione degli orari di ritiro rifiuti a una migliore comunicazione con gli utenti e alla lotta agli evasori Tari: sono tanti i temi emersi dal confronto con i residenti dei diversi rioni.
“Si tratta di problemi comuni a diverse parti della città”, spiega la presidente della Commissione e del gruppo consiliare Avs Francesca Mulas, “ed è normale che nei quartieri storici, dove le strutture ricettive e i ristoranti sono in maggior numero, si crei più spazzature e i problemi siano maggiori”.
A partecipare alla riunione di questa mattina sono stati i rappresentanti dei comitati Casteddu ‘e susu, Vivere a Villanova, Via Spano, Apriamo le finestre alla Marina, Rumore no grazie, Stampace e Laboratorio Villanova in rappresentanza dei quartieri del centro.
Tanti i temi affrontati: il servizio di raccolta dei rifiuti, la pulizia di strade e piazze, la gestione delle ecoisole. “Tra i suggerimenti che abbiamo ascoltato e su cui avvieremo una riflessione”, come spiegato e riportato su un post dalla Mulas, “c’è la proposta di sperimentare mini ecoisole dedicate ai residenti, più piccole e da svuotare con maggiore frequenza, in vista del nuovo appalto previsto tra un anno”.
E ancora, sempre tra le richieste, “una campagna di sensibilizzazione per i turisti, anche multilingua, e per chi pur non essendo cagliaritano fruisce ogni giorno dei servizi comunali”. Così come “maggiore cura nella pulizia delle ecoisole, delle strade e delle piazze”.
Mulas evidenzia che quelle emerse stamattina “sono tutte proposte fattibili. Ciò che non è fattibile è il ritorno al sistema dei vecchi cassonetti”. Il sistema di raccolta di rifiuti porta a porta, introdotto nel 2019, ha permesso di raggiungere un’alta percentuale di differenziazione nei rifiuti, passando dal 26 al 76,5%, e questo “ci ha permesso di evitare penali e raggiungere anche una premialità da parte della Regione Sardegna”, scrive la Mulas. E aggiunge: “è innegabile che i quartieri storici soffrono per la presenza di strade strette, appartamenti privi di balconi e con spazi ristretti per i mastelli, alta presenza di strutture ricettive e di ristorazione”.
Tra i problemi emersi c’è anche quello degli evasori Tari. I comitati infatti parlano di discariche abusive di rifiuti, a volte causate probabilmente da alcune strutture ricettive non in regola o non particolarmente sensibili al rispetto delle regole; oppure ecoisole che diventano attrattori di rifiuti non differenziati e pulizia delle strade carente in alcuni punti. “Gli evasori sono un problema diffuso che si può provare a risolvere attraverso controlli incrociati tra banche dati e con un un protocollo di intesa con la Guardia di Finanza”. Ma anche “razionalizzazione dei controlli per scoraggiare gli abbandoni abusivi anche attraverso telecamere”.