Si è conclusa a Cagliari l’iniziativa per l’acquisto della moschea di via XX settembre. Versata la prima rata di 140mila euro e allora l’associazione culturale islamica Baitul Mamur ha organizzato una festa – Tafseerul Quran Mahfil – negli spazi dell’oratorio di Sant’Eulalia. Un momento di incontro e condivisione aperto a tutti.
Una comunità molto ricca, quella musulmana, soprattutto nel centro storico e nel rione Marina. Circa 500 fedeli presenti a Cagliari frequentano gli spazi della moschea di via XX settembre al civico 39, nelle giornate di preghiera del venerdì e per le feste religiose. Prima in affitto, con l’inaugurazione nel 2018, ora decisi all’acquisto della moschea. “Un progetto che è nato già da cinque anni”, spiega il rappresentante 48enne Robiul Islam, arrivato vent’anni fa in Sardegna dal Bangladesh, “con l’affitto infatti non possiamo mai sapere che cosa ci sarà domani. Acquistando, invece, abbiamo modo di progettare per il futuro e condividere con le persone la nostra cultura e la nostra religione”.
Oggi l’incontro, negli spazi dell’oratorio di Sant’Eulalia, in uno spirito di fraternità e pace, come evidenziato anche dal parroco don Marco Lai. Già versata la prima rata di 140mila euro, ora ne servono altri 170mila per l’acquisto definitivo. “Tutti i musulmani hanno partecipato secondo le proprie forze economiche e chiunque può farlo”, spiega Islam, “e abbiamo trovato aiuto anche da parte di altre moschee in Italia”. Robiul confida ancora nel contributo di chi può “e sempre con l’aiuto di Dio”.
Soddisfazione e partecipazione manifestata anche dal comune di Cagliari. “Quello della comunità musulmana è un obiettivo grande”, spiega l’Assessora alla salute e benessere Anna Puddu – con deleghe alla Programmazione, progettazione e gestione del sistema integrato dei servizi sociali e socio sanitari e Politiche di gestione e manutenzione del patrimonio ERP, dell’edilizia convenzionata e sovvenzionata e delle strutture sociali – e già in campagna elettorale abbiamo promesso di essere una sponda facilitante rispetto alla creazione di una città accogliente e solidale, capace di dialogo inter-religioso”.