Senzatetto e bivaccanti occupano giorno e notte piazza Is Maglias, crocevia del quartiere San Michele e sede di numerosi servizi, tra cui una filiale di Banca Intesa e un market. I residenti e i commercianti da anni lamentano l’incuria in cui si trova l’area e il senso di abbandono che avvertono da parte delle autorità ma, dopo passati episodi di minacce, accettano di parlare solo nascondendosi dietro l’anonimato nel timore di ritorsioni.
Ogni mattina lo spazio ospita quello che un tempo era il mercatino di piazza San Michele. Frutta e verdura, abbigliamento, oggettistica di varia natura e di dubbia provenienza. Passanti e residenti devono fare slalom sui marciapiedi dove i venditori espongono la loro merce. Ma a fine giornata l’area non si svuota e diventa il salotto di alcune persone che hanno lì la loro dimora a cielo aperto. Situazioni delicate che richiederebbero l’intervento protettivo dei servizi sociali, più che il pugno duro delle forze dell’ordine. Qui mangiano, bevono, espletano i propri bisogni corporali, qualcuno ha il proprio giaciglio per dormire, come si può vedere dalle coperte che durante il giorno vengono lasciate nei giardinetti di piazza Padre Abbo. Sedie da ufficio e poltrone arredano lo spazio laddove non sono sufficienti le panchine. Un furgone che ha visto tempi migliori staziona giorno e notte a bordo strada e viene periodicamente scassinato. Ogni tanto una macchina prende fuoco.
Una donna, che abita in uno dei palazzi interessati, racconta che la situazione va avanti da anni, proprio da quando sono iniziati i lavori per la piazza San Michele e i venditori erano stati mandati via. “Ma non erano così tanti come negli ultimi tempi. Ora l’area è colma di spazzatura di ogni genere, bottiglie di alcolici, siringhe usate e quei cumuli di materiale non bene identificato che stazionano nelle aree verdi o sotto la rampa di uno dei palazzi che si affacciano sulla piazza, coperti da teli a protezione dalle intemperie. Di recente hanno aperto uno dei tombini e l’hanno usato come discarica. Dalle finestre vediamo persone che si drogano e che spacciano. Anni fa, con un gruppo di condòmini, abbiamo presentato un esposto a cui è seguito uno sgombero durato solo pochi giorni. Ora ci siamo nuovamente riuniti e abbiamo deciso di chiedere alla Asl un sopralluogo. La situazione è resa ancor più grave dal fatto che alcuni di loro hanno con sé dei cani, pitbull” afferma la signora, “anch’io ne ho uno e devo evitare di portarlo fuori a certe ore. Non è raro che la sera esplodano delle risse tra chi staziona ubriaco nella piazza e noi dobbiamo chiamare le forze dell’ordine che”, afferma la residente, “si limitano a dare un’occhiata e andarsene. I senzatetto tendono anche ad entrare negli androni dei palazzi che trovano aperti per cercare riparo, così come nello spazio della banca che ospita gli sportelli bancomat. Anche dal punto di vista del mercato immobiliare ci sono delle ricadute: chi volesse vendere non trova acquirenti se non a costo di una svendita”.
Un esercente afferma di aver subìto un’aggressione quando ha trovato uno dei bivaccanti a rubare nel suo negozio, “il quale ha reagito scatenandomi contro uno dei suoi cani. I clienti hanno paura di venire a fare la spesa di sera e chiedono di essere accompagnati alle macchine, così come vivono sotto stress i miei dipendenti”. Anche lui sostiene che le forze dell’odine non si facciano vedere, talvolta neanche quando vengono espressamente chiamate. “Il quartiere è completamente abbandonato”, conclude con rassegnazione.
Secondo i residenti un intervento della banca avrebbe maggior peso rispetto a quello di comuni cittadini quali sono loro, ma, alla richiesta di informazioni fatta ad un responsabile, la risposta è stata che l’ufficio stampa “non ritiene che queste siano cose di cui dobbiamo occuparci noi, vanno discusse con autorità cittadine e forze dell’ordine”.


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Cagliari, la tendopoli di piazza Is Maglias tra paura dei residenti e indifferenza delle autorità
Nel quartiere San Michele tra spazzatura, siringhe e alcol. La rabbia degli abitanti: “Il quartiere è abbandonato”
Chiara Sulis
La rampa di un palazzo di piazza Is Maglias