“Dalla piazza vuota a Cagliari senza tavolini ed ombrelloni e desolata in piena estate, a quella con i tavolini e le sedie, sono passati esattamente 60 giorni. Per una mia dimenticanza sono stato prima punito con la rescissione della concessione, e dopo svariati errori da parte del tecnico, e tantissima attesa, si è nuovamente arrivati al punto di partenza”.
Alessandro Depau, titolare de il “Bastione”, è tornato ad avere la possibilità di piazzare tavolini e sedie, i classici arredi esterni, dopo una lunga battaglia contro il Comune.
“Il mio tecnico esperto aveva sbagliato tre volte la domanda”. E i tempi degli uffici comunali, e in generale pubblici, raramente sono gli stessi desiderati dagli imprenditori privati.
Tanto che lo stesso Depau, un mese fa, aveva già messo in moto la modalità “allarme massimo”, dicendosi pronto chiudere il suo locale nel viale Regina Elena e, prima ancora, licenziare tutti i dipendenti.
Poi, però, ha stretto i denti e, alla fine, è riuscito a evitare il tracollo definitivo. E riecco i suoi tavolini, nell’area di strada che gli è stata concessa davanti al suo bistrot a Cagliari, in estate. Tutto bene ciò che finisce bene? Quasi.
Cagliari, tavolini solo a metà estate per Alessandro Depau
Sì, perchè, anche se “la colpa è stata del mio esperto tecnico”, Alessandro Depau ha sempre spiegato “di avere mandato le carte, finalmente esatte, in tempi abbastanza rapidi. Ma gli uffici hanno risposto non in tempi altrettanto veloci, e così sono passate tutte queste settimane”.
Ora, spera di fatturare bene nella seconda parte dell’estate 2025.
“Ringrazio tutti gli amici, i clienti, ed anche i miei nemici, che sono parecchi e che hanno gioito. Ora si inizia la stagione turistica in ritardo di due mesi, ma sempre a schiena dritta e mai piegata e mai genuflesso e senza aiuto di padrini o padroni”.
Ancora: “Ringrazio la mia famiglia ed i miei collaboratori, che mi stanno dietro supportandomi in tutto e sopportandomi per tutto. A presto nuovamente numerosi al bistrot il Bastione”.