Il taglio del nastro di Burger King al Poetto di Cagliari porta con se qualche foto ricordo della “crew” di lavoratori assunti nel nuovo fast food e poi, subito dopo, porte aperte per l’invasione “pacifica” di clienti. Prime file corpose davanti ai touchscreen per ordinare hamburger, patatine fritte e bibite e gustarseli, non proprio vista mare ma a due passi dallo stesso. L’inaugurazione della struttura accanto al Cavalluccio e agli storici “caddozzoni” è andata bene. C’è chi era in attesa anche da due ore prima dell’apertura, per essere certo di non dover attendere molto prima di assaggiare i panini, nella serata imbastita a livello organizzativo dalla Labix di Sanluri.
Burger King al Poetto di Cagliari
L’età? Varia. Dai giovanissimi alle coppie di 35enni e 40enni con figli, ma anche cinquantenni e, soprattutto, tanti bambini che hanno “trascinato”, come si dice in questi casi, i genitori. Un altro fast food in un punto nevralgico di Cagliari: Poetto, fronte stabilimento Lido, coi giochi e un market a pochi metri e un bel po’ di parcheggi a disposizione. Solo il tempo, e il numero degli scontrini battuti, potrà dire se l’intuizione sia stata giusta. A giudicare dai numeri dell’esordio, pare proprio di sì.
Intanto, in tutto il capoluogo sardo continuano le “trasformazioni” dei negozi: in pieno centro, ormai, una buona fetta propongono da bere o da mangiare e non più vestiti, accessori e gioielli. Prova ne è la situazione nel centro storico dove le notizie legate ai commercianti sono quasi esclusivamente legate agli spazi per i tavolini e all’eterna “battaglia” contro il chiasso e la malamovida.