Nasse, reti e corde lasciati a marcire sotto il sole, vista mare, a Quartu. Desolante, ma soprattutto ambientalmente pericoloso, lo scenario che si trovano davanti agli occhi i bagnanti che frequentano il tratto del litorale quartese tra il Margine Rosso e la zona di Sant’Andrea, a Flumini di Quartu. Sparpagliate in più punt, le nasse abbandonate rappresentano un pericolo anche per i pesci: se le correnti dovessero riportarle in acqua, sono delle sicure trappole mortali per polpi, granchi ma anche orate e spigole.
Entra in azione l’associazione Oikos, diretta da Michele Randaccio: “Nuova missione, nuovi rifiuti arenati provenienti dal mare e dai pescatori. Giovedì, alle 20, incontro in via Baleari a mare,per chi avrà voglia di darci una mano per il recupero. Nasse, corde e chissà cos’altra sorpresa potrebbe arrivare. Vi aspettiamo giovedì perché insieme per un mondo migliore tutto si può fare”. Sarà poi la stessa associazione, come fatto tante altre volte, a contattare la società specializzate nella presa in carico di simili materiali per il ritiro e il successivo smaltimento.