Il sud Sardegna avvolto dagli incendi anche per negligenza: nove denunce per roghi colposi
Il Corpo Forestale e di vigilanza ambientale accerta numerosi casi dovuti a imprudenza, imperizia e inosservanza delle prescrizioni regionali antincendio vigenti, nel sud Sardegna avvolto dagli incendi.
Il Servizio Territoriale di Cagliari ha intensificato le attività di accertamento relative agli incendi sviluppatisi negli ultimi giorni. Numerosi roghi sono risultati riconducibili a cause colpose, ovvero a condotte imprudenti, negligenti o caratterizzate da imperizia e da violazione delle prescrizioni antincendi.
Sono già nove le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio colposo, ritenute presunte responsabili dell’innesco di focolai che hanno messo in pericolo persone, beni e territorio. Di seguito i principali episodi accertati.
Allacci elettrici maldestri innescano incendio a Pula
Nella Pineta di Santa Margherita di Pula un principio d’incendio è stato provocato da collegamenti elettrici improvvisati, realizzati con quadri volanti non conformi. Il surriscaldamento del sistema ha generato scintille che hanno innescato le fiamme. Solo il pronto intervento delle squadre a terra, coordinate dal Corpo Forestale, ha evitato che l’incendio si propagasse all’intera pineta.
Macchine agricole mal manutenute causano incendi ad Arbus, Ballao e Villasor
In tre distinti episodi, in agro di Arbus, Ballao e Villasor, altrettanti incendi sono stati causati da macchine operatrici agricole in fase di lavorazione. In uno dei casi è andata distrutta anche la mietitrebbia. Questi eventi, purtroppo frequenti, sono spesso dovuti a mancata manutenzione, surriscaldamento dei mezzi, o contatto con pietre di organi meccanici ferrosi che genera scintille. Si ricorda che ogni mezzo agricolo deve essere dotato di estintore portatile o di un serbatoio d’acqua.
Abbruciamenti illeciti a Villacidro e Villasimius
Due incendi sono stati provocati da abbruciamenti non autorizzati di residui vegetali, eseguiti in giornate a rischio, senza la realizzazione delle prescritte fasce protettive. Le fiamme sono sfuggite al controllo, richiedendo l’intervento non solo di squadre a terra, ma anche di mezzi aerei per il contenimento e lo spegnimento.
Incendio tra Elmas e Assemini: accertata la dinamica derivante dalla folgorazione di un volatile su un palo della rete elettrica
In territorio compreso tra Elmas e Assemini, il Corpo Forestale ha accertato un incendio di interfaccia originato dalla folgorazione di un volatile, una cornacchia, entrata in contatto con gli isolatori di un palo della rete elettrica. Il corpo dell’animale, incendiatosi a seguito della scarica elettrica, è caduto su vegetazione secca, innescando le fiamme.
Il palo interessato risulta privo di dissuasori per l’avifauna, dispositivi impiegati in conformità alle buone pratiche dei gestori delle reti, per prevenire contatti accidentali con elementi in tensione.
Condotte colpose e danni ambientali
Tutti gli incendi accertati hanno coinvolto o minacciato aree boschive o di interfaccia urbano-rurale, con gravi danni per l’ambiente e le colture. Avrebbero potuto essere evitati con il semplice rispetto delle regole di diligenza, comprese le prescrizioni regionali antincendio. L’intervento per lo spegnimento ha richiesto l’impiego massiccio di squadre a terra e mezzi aerei.
La valutazione dell’elemento soggettivo del reato e le conseguenze penali
Si riferisce in merito a ipotesi investigative: resta in corso la valutazione, da parte degli organi competenti, sulla configurabilità delle responsabilità colpose.
Il reato di incendio colposo è punito con pena detentiva fino a 5 anni, oltre all’obbligo di risarcimento dei danni ambientali e delle spese sostenute per le operazioni di spegnimento.
Massima attenzione e rispetto delle regole
Il presente comunicato intende richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza della prudenza e del rispetto delle prescrizioni antincendio. Non vuole in alcun modo generalizzare responsabilità o formulare accuse nei confronti di specifiche categorie di operatori. Si sottolinea anzi che, in molte circostanze, gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nel contenimento degli incendi, intervenendo con i mezzi agricoli per creare fasce arate che ostacolano la propagazione del fuoco.
Il Corpo Forestale ricorda inoltre che, con l’attuale situazione climatica critica, caratterizzata da temperature elevate e vegetazione fortemente secca e infiammabile, anche una semplice scintilla può innescare un disastro.