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Cagliari, addio incidenti e sangue nell’incrocio “della morte” di viale Monastir: “Arrivano due rotonde”

Scacco agli schianti, spesso tragici, nella “zona industriale”. Dopo anni di promesse l’annuncio ufficiale: doppietta di rotatorie e, forse, anche una terza: ecco i punti esatti
La Redazione

Cagliari, addio incidenti in viale Monastir con due rotonde

A Cagliari tutto pronto per un lavoro di riqualificazione di viale Monastir. Prossimamente, infatti, è prevista la realizzazione di almeno due rotatorie, con l’obbiettivo di rendere più sicura questa zona di ingresso alla città.

In progetto, dunque, la realizzazione di una rotatori a Cagliari in viale Monastir, all’altezza di via Ticca e di un’altra all’altezza di via Gherardo delle Notti. L’obiettivo, dunque, è il rallentamento dei veicoli in transito per una maggiore sicurezza di cittadini e commercianti della zona. “Possibile anche una terza rotatoria tra il distributore e il cimitero di San Michele per migliorare l’accessibilità a lottizzazioni private, i cui costi andrebbero proprio sui privati”, spiega l’assessore Yuri Marcialis in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Pierluigi Mannino.

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Anni di polemiche e sos

Se, così pare, presto arriveranno gli operai, lo si deve anche al nostro giornale che, poche settimane fa, ha raccolto le voci di chi lavora lì. “Decine, spesso ho dovuto consolare i parenti di persone morte o rincuorarli mentre le ambulanze sfrecciavano in codice rosso all’ospedale”, ha raccontato Rinaldo Bandino, titolare di una grossa attività commerciale proprio nel tratto del viale più vicino ai vari svincoli. “Questa strada è di proprietà del Comune dagli anni Novanta, è una zona urbana”, precisa ancora Bandino. “Negli anni abbiamo assistito a incidenti bruttissimi e scene strazianti, eppure basterebbe far partire i lavori di riqualificazione. Una prima tranche da 150mila euro so che c’è già, tutte le operazioni costano due milioni. Stiamo aspettando che anche qui arrivi totalmente la sicurezza, vogliamo poter lavorare senza, ad ogni rumore di auto che si scontrano, temere il peggio”. Forse, finalmente, il momento buono e decisivo è dietro l’angolo.

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