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Stazione ferroviaria, banchina, binario, persone in attesa. Stazione ferroviaria, banchina, binario, persone in attesa.

Un milione di pendolari al giorno in Sardegna: “Troppo inquinamento e disastro ferrovie”

Gli esperti: “Si muovono per studio, lavoro e altre necessità. Occorre integrare i diversi sistemi di trasporto”
La Redazione
Pronto un altro sciopero dei treni, previsto per il prossimo weekend di sabato 12 e domenica 13 ottobre.

Gli esperti al convengo di Confartigianato: “In Sardegna un milione di pendolari al giorno. Urgente un piano sulla mobilità sostenibile”

“Un milione di pedonali al giorno. In Sardegna serve un piano per la mobilità sostenibile”. Ogni giorno, in Sardegna, più di un milione di persone lascia la propria abitazione per motivi di lavoro, studio o altre necessità. Un fenomeno in costante crescita che, nel quarto trimestre del 2024, ha fatto registrare 2.565.996 spostamenti giornalieri, pari a 2,4 per persona, con una distanza media di 68 chilometri percorsi quotidianamente. Numeri in aumento del 4% rispetto al 2023, secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna sui dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un trend che fotografa l’emergere di una “popolazione mobile” in forte evoluzione e che ha riportato al centro dell’agenda politica e imprenditoriale il tema dell’intermodalità, ovvero l’integrazione tra i diversi sistemi di trasporto – pubblici e privati, individuali e collettivi – per rendere gli spostamenti più efficienti, accessibili e sostenibili.

Il ruolo dell’intermodalità per un’isola più connessa

Se ne è discusso nel corso dell’evento nazionale di Confartigianato Imprese Sardegna, intitolato “Sistemi intermodali e sostenibilità. Il ruolo dei grandi sistemi di trasporto regionali e il valore delle imprese artigiane nella mobilità del territorio”, tenutosi all’aeroporto di Cagliari nell’ambito dell’iniziativa CI.TE.MOS. (Città, Tecnologia, Mobilità Sostenibile).

Durante l’incontro, istituzioni, imprese e accademici si sono confrontati sull’importanza strategica di un sistema di trasporti interconnesso, capace di abbattere le barriere fisiche e migliorare la qualità della vita nelle aree più periferiche dell’isola.

La sostenibilità nella mobilità non è fatta di un’unica opzione – ha dichiarato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – ma della possibilità di scegliere tra più modalità di spostamento. Solo così si può raggiungere un trasporto eco-compatibile, che riduca emissioni, consumi e migliori il quotidiano dei cittadini”.

Sardegna: laboratorio naturale per la mobilità del futuro

Con una mobilità attiva che coinvolge il 54,8% dei residenti, la Sardegna si distingue a livello nazionale per l’uso di mezzi sostenibili come biciclette e camminate quotidiane. Ma l’automobile privata resta ancora il mezzo predominante, utilizzata dal 63,1% della popolazione, seguita dal trasporto pubblico locale (8%) e dall’intermodalità vera e propria, ferma al 3,1%.

“La Sardegna è una piattaforma logistica naturale al centro del Mediterraneo – ha sottolineato ancora Meloni – e ha bisogno di una continuità territoriale semplice, efficiente e accessibile che integri al meglio i diversi mezzi di trasporto: aerei, navi, treni, bus, taxi e noleggio con conducente”.

Una visione sistemica per ridurre l’impatto ambientale

Nel corso dei lavori, moderati da Gianfranco Fancello dell’Università di Cagliari, è emersa la necessità di una pianificazione intelligente e integrata dei trasporti, che coinvolga infrastrutture moderne, mezzi innovativi e una gestione ottimizzata tramite l’intelligenza artificiale.

“L’intermodalità – ha spiegato Fancello – è la chiave per aumentare l’accessibilità dei territori e la competitività delle imprese. Ma è ancora troppo lontana dall’essere un’abitudine concreta per i cittadini, a causa della scarsa funzionalità e pianificazione”.

Le richieste al mondo politico e alle istituzioni

Il dibattito ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni, tra cui Salvatore Sasso Deidda, Presidente della Commissione Trasporti alla Camera, che ha ribadito l’impegno del Parlamento nel riformare i regolamenti europei sugli oneri di servizio pubblico e nel lavorare con le imprese per una mobilità più giusta e sostenibile.

Per Fabio Mereu, vicepresidente nazionale di Confartigianato, il futuro del trasporto richiede una marcia in più: “La sostenibilità non è più un’opzione. Serve una visione d’insieme, che unisca operatori, imprese artigiane, enti di ricerca e istituzioni per affrontare le sfide ambientali e restare competitivi”.

Un’isola che guarda lontano

Confartigianato Sardegna ha infine ribadito come la mobilità interna dell’isola, con una rete ferroviaria ancora insufficiente e strade da adeguare, rappresenti uno degli snodi più critici. “Accorciare le distanze temporali è fondamentale per uno sviluppo equilibrato e per offrire pari opportunità ai cittadini di ogni angolo dell’isola”, è stato l’appello conclusivo.

Con oltre 2 miliardi di chilometri percorsi ogni giorno in Italia da 36 milioni di persone, e un’isola come la Sardegna sempre più centrale nelle strategie logistiche del Mediterraneo, la sfida dell’intermodalità si presenta non solo come una necessità infrastrutturale, ma come una leva per lo sviluppo economico, ambientale e sociale.

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