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Beni culturali rubati Beni culturali rubati

Guerra ai “ladri d’arte”: a Cagliari recuperati beni per 11 milioni di euro

È un bilancio di grande rilievo quello tracciato dai carabinieri per l’anno 2024. L’attività operativa, ha permesso il ritrovamento di oggetti di inestimabile valore e la denuncia di decine di persone
Ennio Neri

Guerra ai “ladri d’arte”: recuperati beni per 11 milioni di euro dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari per l’anno 2024.

Guerra ai ladri d’arte. È un bilancio di grande rilievo quello tracciato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari per l’anno 2024. L’attività operativa, condotta in stretta sinergia con le componenti territoriali dell’Arma e altri reparti specializzati, ha permesso il recupero di migliaia di beni culturali di inestimabile valore, la denuncia di decine di soggetti e un’intensa azione preventiva e repressiva su tutto il territorio della Sardegna.

Oltre 3.000 beni recuperati e 60 persone denunciate

Nel corso dell’anno, i Carabinieri del TPC hanno effettuato: 758 controlli in aree archeologiche, sia terrestri che marine, 464 verifiche in zone sottoposte a vincoli paesaggistici e monumentali, 185 ispezioni presso esercizi commerciali specializzati nel settore dei beni culturali, 33 sopralluoghi in musei per accertarne lo stato di sicurezza e 1807 controlli su beni culturali venduti tramite piattaforme di e-commerce.

Questa imponente attività, ha portato al deferimento all’autorità giudiziaria 60 soggetti, con capi d’accusa che vanno dai reati contro il paesaggio (32 contestazioni), alla ricettazione (24), esportazione illecita (11) e danneggiamento di beni culturali (6).

Il valore

Il valore complessivo dei beni recuperati supera gli 11 milioni di euro. Nello specifico: 1542 reperti archeologici, tra cui 1061 monete antiche, 2070 beni antiquariali,  archivistici e librari, 838 reperti paleontologici e 10 immobili situati in aree vincolate paesaggisticamente.

Le operazioni più rilevanti

Tra le attività più significative della guerra ai ladri d’arte del 2024 spicca l’operazione “Sardegna Violata”, che ha portato al deferimento di 32 persone per violazioni paesaggistiche. L’indagine, sviluppata su scala regionale, ha interessato in particolare le aree costiere tutelate da vincoli ministeriali e regionali.

Un altro successo è stato il sequestro di oltre mille reperti numismatici e archeologici, illecitamente detenuti da privati. L’operazione nasce da una serie di controlli su vendite online e collezioni private, in collaborazione con le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e Sassari.

Il capolavoro

Infine, trovato un dipinto del XVII secolo raffigurante la Presentazione di Maria al Tempio del pittore Claudio Ridolfi, messo in vendita da una casa d’aste tedesca per circa 40.000 euro. L’opera era stata trafugata nel 2009 da una parrocchia del Piemonte.

Un presidio costante per la cultura

Il Nucleo TPC di Cagliari si conferma un presidio fondamentale per la salvaguardia del patrimonio culturale sardo, e non solo. La guerra ai ladri d’arte , l’azione quotidiana dei militari, unita alla collaborazione con le istituzioni culturali, rappresenta un efficace baluardo contro il traffico illecito e il degrado del patrimonio artistico e storico.

L’attività svolta nel 2024 dimostra che la tutela della cultura passa anche per l’intelligence, la tecnologia, e una rete capillare di controlli. Ma soprattutto, è frutto di una visione etica che vede nella conservazione dei beni culturali non solo un dovere istituzionale, ma un gesto di responsabilità verso le generazioni future.

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