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Giovani, dramma del lavoro a Cagliari: -10% di occupati e precarietà al 90 % tra gli under 29

L’allarme della Cgil. Nella Città metropolitana l’occupazione dei giovani registra una contrazione di quasi dieci punti percentuali rispetto al ‘23: dal 40,3 al 31,5% per gli under 29, fascia d’età nella quale i contratti precari pesano per il 90,1%
La Redazione

Un crollo dell’occupazione di dieci punti fra gli under 29 e la precarietà che schizza al 90,1 per cento: sono preoccupanti i dati del mercato del lavoro della Città Metropolitana di Cagliari nel ‘24 ed è per questo che la Cgil di Cagliari parte dal contrasto alla precarietà nel lavoro e dal coinvolgimento dei giovani nell’avvio della campagna referendaria che dal 12 aprile vedrà il sindacato impegnato su tutto il territorio provinciale nella sensibilizzazione al voto dell’8 e 9 giugno sui cinque quesiti su lavoro e cittadinanza.

L’occupazione dei giovani registra una contrazione di quasi dieci punti percentuali rispetto al ‘23: dal 40,3 al 31,5% per gli under 29, fascia d’età nella quale i contratti precari pesano per il 90,1%. Un fenomeno che occorre riportare al centro del dibattito pubblico, prima di tutto coinvolgendo i diretti interessati: non è quindi un caso se la giornata di avvio ufficiale della campagna referendaria organizzata dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari il 12 aprile all’Exma dalle 9.30 alle 22, in concomitanza con 120 città d’Italia, è dedicata agli studenti delle quinte superiori e agli universitari.

La giornata, presentata stamattina in una conferenza stampa, sarà incentrata sui temi del lavoro e della cittadinanza declinati attraverso il linguaggio del cinema e del teatro. In collaborazione con Teatro dallarmadio, Rossolevante, Film Commission, si svolgeranno laboratori sul linguaggio cinematografico, seminari teatrali sulla sicurezza nel lavoro, lo spettacolo Looking for safeness, casting per il cortometraggio In fondo al tunnel sui temi del lavoro.


“L’8 e il 9 giugno possiamo davvero cambiare le leggi sbagliate che hanno scardinato il diritto del lavoro, in particolare dal Jobs Act in poi”, ha spiegato la segretaria generale della Cgil Cagliari Simona Fanzecco sottolineando che “se i cittadini e le cittadine andranno a votare e vincerà il sì, dal giorno dopo, immediatamente, milioni di lavoratori e lavoratrici in tutta Italia avranno più stabilità, più tutele, più sicurezza nel lavoro”.


Sono cinque i quesiti sui quali si voterà. Quattro sul lavoro: per ripristinare l’articolo 18, reintrodurre le causali nei contratti a tempo, abolire il limite massimo di sei mesi di risarcimento nei licenziamenti, affidare alle committenti e non a micro imprese in subappalto la responsabilità della salute e sicurezza. Il quinto quesito mira invece a ridurre da dieci a cinque anni la soglia entro la quale i tanti cittadini e cittadine che vivono in Sardegna e in Italia possono fare richiesta di cittadinanza.


Il mercato del Lavoro nella Città Metropolitana di Cagliari. Secondo i dati Istat elaborati dal Centro studi Cgil, nel ‘24 la Città Metropolitana di Cagliari, pur mantenendo il tasso di occupazione più elevato (60,8%) rispetto alla media regionale (57,7%) e alle altre province, è l’unico territorio a vedere una contrazione dell’occupazione nel confronto con il ‘23 (-0,9% a fronte di una crescita media nell’Isola dell’1,6%).

La contrazione è legata soprattutto alla componente femminile che, dopo aver trainato la crescita del tasso di occupazione nel 2023 nel confronto con il 2022, perde nel 2024 quasi due punti percentuali: si passa dal 56,7% al 54,8%, ampliando nuovamente la distanza tra i generi (è del 67% il valore per gli uomini in crescita dello 0,2%). Oltre le donne, a contare una riduzione del tasso di occupazione sono soprattutto i più giovani, già più bassa della media regionale: tra i 15 e i 24 anni si passa dal 20,4% del ‘23 al 12,8% del ‘24 e non va meglio a chi, per età (18-29 anni), dovrebbe aver finito percorsi di studi, tra i quali, infatti, il tasso di occupazione si riduce dal 40,3% al 31,5%.

Diminuisce il tasso di disoccupazione che passa dall’11.6% al 9%, ma questo dato deve essere letto attentamente anche a fronte dell’aumento del tasso di inattività, in quanto chi non cerca lavoro né è disponibile a lavorare non rientra per definizione tra i disoccupati. La Città Metropolitana di Cagliari infatti è l’unica area, insieme al Sud Sardegna (che però segna +0,5%) in cui cresce l’inattività di 3 punti percentuali (da 30,2% a 33,2%), e anche in questo caso sono più le donne a mettere in stand by la ricerca di un lavoro.

L’occupazione diminuisce ma nel ‘24 aumenta la precarietà: dai dati Inps sulla provincia si conta che tra le nuove assunzioni i contratti stabili pesano per l’11,7%, -2,6% rispetto al ‘23: l’86,7% sono contratti a termine, in somministrazione, stagionali o intermittenti (erano l’83,5% nel ‘23). Anche questi dati confermano la maggiore vulnerabilità di donne e giovani che lavorano meno ma sono anche più precari: fra gli under 29 si registra il 90,1% di contratti precari, mentre la quota di assunzioni a tempo indeterminato è del 9% per le donne (in calo di quasi 4 punti percentuali) e del 5,8% per gli under 29, in contrazione dall’8,5% del ‘23, già sottostimato rispetta alla media regionale.

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