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Cagliari, centro nel caos tra furti e malamovida: “Più controlli e pugno duro contro alcol e assembramenti”

Ragazzini ubriachi scatenati, risse anche tra stranieri, urla disumane sino a tardi. Tra Marina e Stampace è ancora caos, sos del centrodestra al sindaco Zedda: “Servono più telecamere e forze dell’ordine”
Gianmarco Cossu

Cagliari nella morsa di schiamazzi notturni, aggressioni, rumore e microcriminalità. Soprattutto nei rioni di Marina e Stampace, tra il degrado di rifiuti abbandonati e vandalismo. Ma non solo. Perché, come denunciato nell’ultima riunione in Prefettura, una raffica di furti ha colpito diverse attività commerciali nella zona di San Benedetto. Preoccupati cittadini e residenti, le cui lamentele sono state raccolte dal consigliere comunale di minoranza Ferdinando Secchi della Lega: presentata allora una mozione, con la firma di altri colleghi di minoranza, per chiedere al sindaco Massimo Zedda e alla giunta una serie di misure per contrastare il fenomeno.

L’idea è quella di introdurre nuove misure di prevenzione e contrasto di furti, rapine, spaccio e malamovida che riguardano diverse zone della città. Dallo scorso febbraio il comando provinciale dei Carabinieri ha messo in campo delle misure di controllo della città, soprattutto nelle giornate del sabato notte e nelle prime ore della domenica: dal contrasto della malamovida alla verifica della sicurezza stradale, sino al rispetto delle norme igienico-sanitarie degli esercizi pubblici.

Nella mozione presentata da Secchi e da altri consiglieri di minoranza le richieste sono diverse. Tra queste, la programmazione di interventi per l’implementazione e la sistemazione dell’illuminazione pubblica e dei sistemi di videosorveglianza e a distribuire cestini porta rifiuti nelle zone di Marina e Stampace. Così come misure che rafforzino i servizi di protezione e supporto ai ragazzi operati da parte del team di psicologi e operatori di strada, nei quartieri di Marina e Stampace, con l’obiettivo di estendere il concetto di “sicurezza di comunità”. E ancora, l’idea di avviare con la collaborazione delle associazioni di categoria campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e degli esercenti al rispetto delle regole e al mantenimento di condotte responsabili. Si cercano, inoltre, ulteriori iniziative che amplino la platea di utenti nelle zone delle attività commerciali, coinvolgendo le famiglie e aumentando l’accesso agli spazi pubblici da parte dei cittadini. Possibile, poi, l’emanazione di un’ordinanza che limiti la vendita di alcol da asporto e contrasti, mediante l’azione della polizia locale, tutti gli assembramenti non controllabili che possano causare problemi di sicurezza e disturbo ai cittadini.

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