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La Sardegna scommette su Sos Enattos: “Con l’Einstein Telescope saremo la patria della ricerca scientifica”

Oggi il workshop alla Manifattura. Todde: “Adesso è il momento di accelerare su tutti i fronti con l’obiettivo di portare sull’Isola il più grande osservatorio di onde gravitazionali mai realizzato”
Chiara Sulis

“Sos Enattos patria della ricerca italiana e internazionale”. Stamattina a Cagliari è stato inaugurato dalla presidente Alessandra Todde il workshop della Comunità Italiana di Einstein Telescope: alla Manifattura Tabacchi si sono incontrati scienziati, istituzioni e 150 ricercatori per discutere del futuro di uno dei progetti scientifici più ambiziosi d’Europa. Lo scrive la Governatrice in un post sulla sua pagina Facebook: “La Sardegna ha tutte le carte in regola per diventare la casa dell’Et, e il nostro impegno è chiaro, l’ho ribadito anche stamattina, vogliamo che nostra isola non sia solo un luogo in cui fare ricerca, ma un punto di riferimento per l’innovazione scientifica e tecnologica”.

Le esperienze del Crs4, del Sardinia Radio Telescope e degli esperimenti di Archimedes nei laboratori di Sos Enattos sono servite a dimostrare le potenzialità del progetto in una prospettiva scientifica di altissimo livello e si è fatto un instancabile lavoro nei mesi scorsi per rafforzare la candidatura della Sardegna: dall’organizzazione del G7 Scienza e Tecnologia a Su Gologone, alla creazione dell’unità di progetto e della cabina di regia per Et, fino all’accordo con università ed enti di ricerca.

A Nuoro si attende per giovedì 20 la presentazione, a cui parteciperà la stessa Todde, di Et Sun Lab, un centro di ricerca nazionale che nascerà a Lula, cuore del sito candidato. “Un progetto che rappresenta la nostra visione: rendere Sos Enattos la patria della ricerca italiana e internazionale”, scrive la presidente.

La sfida dell’Einstein Telescope è di portata vastissima e non riguarda solo la scienza: servizi, trasporti, formazione e istruzione riceverebbero una spinta in avanti, che rappresenterebbe una grande opportunità per la Sardegna.

“La strada è tracciata”, conclude Todde. “Adesso è il momento di accelerare su tutti i fronti – diplomatico, politico, scientifico – con un obiettivo chiaro: portare in Sardegna il più grande osservatorio di onde gravitazionali mai realizzato”.

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