Pena ridotta, da 5 anni e quattro mesi a quattro anni, per Fabrizio Aru, il pr oggi trentottenne che, quattro anni fa, per l’accusa, ha costretto a subire rapporti sessuali nei bagni del personale della discoteca cagliaritana Soho una ragazza, all’epoca dei fatti ventitreenne, che poi l’aveva accusato e trascinato in tribunale. In secondo grado una riduzione della pena: Aru, dal canto suo, si è sempre detto estraneo ai gravi fatti che gli vengono attribuiti. Nella denuncia, la vittima aveva messo nero su bianco che, verso le 4:30 del 28 dicembre 2021 aveva sentito, dopo aver bevuto qualche drink alcolico, la necessità di andare in bagno. Si era dovuta accontentare della toilette del personale su invito di Aru, vista la fila ai servizi igienici riservati ai clienti. Lì sarebbe avvenuta la violenza sessuale, che ha già portato in primo grado anche a un pronunciamento a sfavore del pr per una provvisionale di 25mila euro da dover pagare.
L’avvocato della ragazza, Carlo Amat, si limita a sottolineare che “l’impianto accusatorio è stato totalmente confermato in secondo grado”. Fabrizio Aru, intanto, ha cambiato avvocato. Il suo nuovo legale, Roberto Sorcinelli, ha presentato una memoria molto corposa: “Non è stato disposto validamente il processo abbreviato, manca l’ordinanza. Confido che la Cassazione annulli l’intero processo e, inoltre, ci sono molti dubbi nelle dichiarazioni della ragazza”. Scontato il ricorso in Cassazione, quindi, appena saranno pubblicate le motivazioni dell’Appello dal tribunale di Cagliari.