Quartu scende in piazza per l’Europa e il 15 marzo aderisce alla manifestazione lanciata dal giornalista Michele Serra sul quotidiano Repubblica. Lo annuncia il primo cittadino Graziano Milia in un post sulla sua pagina Facebook: “In questo mondo complesso in continuo mutamento e di fronte alle sfide e alle incertezze del futuro, riavviare il processo di costituzione degli Stati Uniti d’Europa è l’unica strada per continuare a garantire agli europei e a tutto il resto del mondo pace, prosperità, sicurezza e diritti.
Per questo motivo il 15 marzo 2025 anche la città di Quartu Sant’Elena si unisce alla grande manifestazione per chiedere un’Europa concretamente unita, luogo di coesione sociale, protagonista e determinante del suo destino e nello scacchiere internazionale”. I venti di guerra che soffiano sul Vecchio Continente allarmano tante realtà, dalle istituzioni alle associazioni cittadine e l’appello europeista viene colto da nord a sud: “La ripartenza del sogno europeo ha bisogno delle persone, della loro energia e della loro consapevolezza che gli Stati Uniti d’Europa sono l’unico destino alternativo alla decadenza culturale, all’impoverimento sociale, alla distruzione dell’ambiente e alla perdita dei diritti sociali e individuali, frutto di decenni di lotte e sacrifici”, continua Milia. “Purtroppo, dopo il fallimento della Costituzione Europea, causato dai referendum di Francia e Olanda nel 2005, e nonostante il successivo Trattato di Lisbona, l’Europa unita non ha fatto grandi passi in avanti e, in alcuni casi, ha arretrato sensibilmente sulla spinta di miopi spinte nazionalistiche”.
“Non bastano più gli Stati Membri, sempre più ‘avvolti’ nelle rispettive bandiere, che si stanno rivelando inutile e inefficace protezione degli interessi nazionali. Non sono bastati neanche imponenti progetti di ricostruzione post pandemica come il Next Generation EU”, si legge in conclusione, “Tutte le donne e gli uomini di Quartu, al di là dell’età, della convinzione politica e della condizione sociale devono unire la loro forza a questa grande spinta europea. Perché, anche per la nostra amata città, il futuro o è europeo o non è”.