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Tutto pronto per la Sartiglia 2025, passione che resiste al tempo: “Nei giovani l’amore per il folklore”

Oristano e la Sardegna si preparano agli appuntamenti del 2 e 4 marzo. Dietro, la passione e il gran lavoro del Gruppo Folk cittadino. “Tradizione antichissima ma sempre viva”, le parole del presidente Paolo Vanacore
La Redazione

Oristano e la Sardegna si preparano alla Sartiglia 2025, uno dei più importanti appuntamenti del Carnevale isolano nelle due giornate di domenica 2 e martedì 4 marzo. E anche per quest’anno è un successo in previsione, con tante persone che sono andate da tempo a caccia dei biglietti. “Una tradizione antichissima, ma sempre viva”, le parole di Paolo Vanacore, 66 anni e dal 2022 presidente del Gruppo Folk di Oristano, impegnato nella gestione della sfilata dei costumi tipici.

La giostra della domenica è curata dal Gremio dei Contadini, mentre quella del martedì dal Gremio dei Falegnami. Il giorno della Sartiglia, terminata la Vestizione de Su Componidori, il capo della corsa, si forma il corteo dei cavalieri che si dirige verso la via della Cattedrale per la Corsa alla Stella: una discesa sfrenata al galoppo armato di spada, seguito da tutti i cavalieri scelti proprio da Su Componidori. “Anche quest’anno sarà un appuntamento all’insegna della tradizione, con un successo via via maggiore”, spiega Vanacore. “Conosco tante persone che anche fuori dalla Sardegna desiderano prendere parte a queste giornate”.

Tra le discese de Su Componidori, le pariglie a squilli di tromba e rulli di tamburo e le galoppate, Oristano sarà un tripudio di festa e colori. Dietro, il sempre vivo lavoro del Gruppo Folk cittadino, nato nel 1961 da un’idea del compianto Enrico Fiori, recentemente scomparso, capace di trasmettere grande passione nel suo ruolo di carismatico capogruppo sino al 2018. Da tre anni, Paolo Vanacore ne ha raccolto l’eredità. “Per me la Sartiglia ha sempre avuto un fascino particolare, da quando mio padre, sin da quando ero bambino, mi ci portava. Poi, all’età di 25 anni l’ingresso nel gruppo folk e oggi sono quello con maggiore anzianità”.

Tanta passione, sì, ma anche gran lavoro sia per la Fondazione Oristano, nata proprio per coordinare la gestione della sicurezza visto il grande afflusso di persone, che dai gruppi folk cittadini. “Sono ben oltre cinquecento in costumi che devono sfilare”, spiega Vanacore, “e noi, insieme a tutto il resto, dobbiamo cercare di accontetare tutti coloro che vogliono partecipare, sempre nel rispetto della tradizionale scenografia”.

Una tradizione, quella della Sartiglia, che ha visto tanti anni e tanti eventi passare davanti a sé, ma ancora oggi capace di mantenere tutto il suo fascino di un tempo. Sebbene con i naturali cambiamenti dati dal tempo. “Ricordo, ad esempio, che quando ero piccolo non c’erano barriere a separare la folla cittadina, forse un po’ meno numerosa rispetto a quella di oggi. Diciamo che c’era un’atmosfera un po’ più casalinga”. Ma il fascino rimane tutto e, soprattutto, la voglia di trasmettere la passione ai più giovani, ben lieti di accoglierla. “L’amore per il folklore è insito in tutti ragazzini, che spesso rinunciano ai loro fine settimana per questi valori”.

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