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Cagliari, nuovo look per la Basilica di San Saturnino: addio alle vecchie vetrate

I nuovi lavori partiranno entro il 2025 e hanno l’obiettivo di rendere l’edificio più efficiente dal punto di vista energetico e accessibile: verrà infatti sostituita la rampa d’accesso. Questi interventi si aggiungono a quelli in corso che verranno completati entro l’anno e che creeranno un percorso esterno verso i giardini dell’area archeologica
Chiara Sulis

Vetrate sostituite all’insegna dell’efficientamento energetico e una nuova rampa d’ingresso per garantire maggior adeguamento ai criteri di accessibilità: questi gli interventi che partiranno nel 2025 nella Basilica di San Saturnino. Le novità si aggiungono ai lavori in corso in questo momento e che dovrebbero concludersi entro l’anno: l’obiettivo è quello di ampliare lo scavo e ricucire il percorso dell’area archeologica creando un anello esterno che permetta di arrivare al giardino senza entrare nell’edificio. I fondi arrivano da un piano strategico ministeriale a cui hanno accesso esclusivamente progetti di rilevanza nazionale, mentre gli altri lavori vengono portati avanti grazie a stanziamenti del Pnrr e di altri enti. Un finanziamento importante, un milione e mezzo di euro per il momento, riguarderà un intervento di conservazione e restauro, che però ancora deve ancora entrare nella fase di pianificazione.

Per coinvolgere il pubblico in questo processo di promozione di uno dei monumenti simbolo della città è stato organizzato un ciclo di conferenze dal titolo “Fermata San Saturnino”: ogni ultimo sabato del mese, per tutto il 2025, esperti e specialisti legati all’archeologia, all’urbanistica, alla storia dell’arte e alla letteratura cristiana, presenteranno un loro contributo in cui il tema conduttore sarà legato alla Basilica. Valentina Uras, direttrice della Direzione Regionale Musei Nazionali Sardegna, afferma: “Ci sembra importante fare il punto delle conoscenze attuali sulla Basilica con la comunità di Cagliari, conoscere il suo attuale stato e i suoi eventuali problemi può aiutare a comprendere il senso dei lavori e rendere denso di significato il confronto rispetto agli interventi che faremo su un bene tanto rappresentativo per la comunità”.

“Questo ciclo di conferenze non è altro che l’inizio di un percorso di conoscenza, di riappropriazione di questo monumento e delle sue valenze culturali”, afferma la direttrice della Basilica di San Saturnino, Patrizia Tomassetti, in questo ruolo dal settembre 2024.

Ad inaugurare la serie di incontri, sabato 22 febbraio 2025 alle 11, gli architetti Marco Cadinu e Alessandro Sitzia, sul tema: “La Basilica: Storia di una architettura”, con un intervento dal titolo: “La Basilica di San Saturnino. Il paesaggio delle pietre erranti. Urbanistica e architettura di un monumento inconcluso”.

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