Una glaciazione demografica quella che vivono Cagliari e la Sardegna. Secondo le ultime elaborazioni dell’Istat , come illustrato dal consigliere Giuseppe Farris del Gruppo Misto nella sua mozione presentata in sede consiliare, la Sardegna ha un tasso di fecondità tra i più bassi al mondo: 0,9 figli per donna, con 2,7 matrimoni ogni mille abitanti e donne che arrivano al primo matrimonio a 35,2 anni, secondo la media. Il numero dei componenti familiari inoltre, oggi a quota 2,5, potrà scendere in futuro a 1,94. “Il modello della famiglia tradizionale, uomo e donna, è superato”. E Cagliari si distingue con un trend ancora più basso. Nel 2023 sono nati 586 bambini, con la perdita del 37% della popolazione. “Un inverno demografico devastante sul piano sociale ed economico, che porterà la riduzione delle entrate tributarie e dei servizi”, spiega Farris.
Dai banchi della maggioranza la risposta nell’emendamento, approvato, di Laura Stocchino di Sinistra Futura, prima firmataria. “Nel contesto italiano le perdite demografiche sono state integrate dalle migrazioni. Queste allora possono essere la misura a questo calo. Dunque, integriamo una serie di azioni volte a riportare a Cagliari chi risiede nell’hinterland, aggiungendo politiche di potenziamento di servizi educativi e di inclusione della comunità straniera nell’inserimento lavorativo”. Altro capitolo è quello che riguarda la carenza abitativa. “Il proliferare delle attività extralberghiere sottraggono le abitazioni dove le persone non possono risiedere”, spiega il sindaco Massimo Zedda. “Ad esempio, per 90 metri quadri in Castello si parla di una spesa di 1800 euro mensili senza utenze”. Da Stochino la possibile soluzione: “Incentivi e benefici fiscali per ridurre i canoni di locazione brevi”.