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Cagliari, basta malamovida con droga e alcol: “Per i giovani sport e musica gratis alla Marina”

Oratorio aperto alla Marina per giocare a basket o volley, ma anche per ballare. Un’alternativa gratuita al divertimento chiassoso e pericoloso. È l’invito lanciato per il fine settimana dall’Osservatorio Cybercrime Sardegna
La Redazione

Oratorio aperto alla Marina per giocare a basket o volley, ma anche per ascoltare musica o ballare. Un’alternativa gratuita alla movida o malamovida fatta spesso di droga, alcol e risse. È l’invito lanciato per il fine settimana dall’Osservatorio Cybercrime Sardegna in un incontro con gli studenti dello Scano Bacaredda nella sede cagliaritana di via Grandi.
    È un progetto del Comune di Cagliari.” I ragazzi – ha detto Luca Pisano, psicoterapeuta, responsabile dell’osservatorio, ma anche studioso del comportamento dei giovani a Cagliari – hanno bisogno di attività alternative a quelle promosse sui social che tendono normalizzare la criminalità, la devianza e tutte le forme di trasgressione. In ogni città servono più centri di aggregazione e servono più attività sportive gratuite per i giovani, in modo tale che diventi un metodo diversivo rispetto al fenomeno dell’alcol, droga e rissa. E serve anche più attività degli oratori in modo tale da poter coinvolgere sempre di più ragazzi”.
    Ai ragazzi ha mostrato video musicali molto conosciuti dai giovanissimi: “A me sta bene la denuncia sociale – ha detto – ma normalizzare la criminalità, il bullismo e la prevaricazione non va bene. E i ragazzi sono bombardati da questi messaggi. Modelli negativi, cantanti, ma anche videogame e youtuber che normalizzano ogni forma di trasgressione, dalla bestemmia allo spaccio, al bullismo. Ecco, noi dovremmo cercare anche di portare avanti come adulti una pressione nei confronti della politica e del governo in modo tale che metta in atto delle politiche più forti come per esempio il patentino digitale affinché chi entra sul social abbia un’età adeguata per potersi confrontare con contenuti che normalizzano le forme di devianza e di trasgressione”.
    A rafforzare il messaggio anche la Polizia postale. Con un invito molto chiaro rivolto ai ragazzi: fate attenzione anche alle ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale. Un invito a maneggiare con cura il mondo virtuale: “Ciò che facciamo nel virtuale, può avere conseguenze penali. E poi gli istituti di Quartucciu e Uta mica sono virtuali”.

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