“Ah, Cagliari! La cittĆ che sognavamo di vedere come faro di modernitĆ , ma che oggi, in alcune zone, sembra più un campo di battaglia tra clochard, accattoni molesti e⦠un tocco di āsmog urbanoā fatto di urina e escrementi nei portici di Via Roma. Un vero spettacolo, non trovate?”. L’affondo, tra polemico e satirico, arriva sui social dalla vice presidente Commissione Consiliare Permanente Pari OpportunitĆ del Comune di Cagliari, Stefania Loi. “La nuova amministrazione, sempre pronta a difendere il ābenessereā dei cittadini, ha deciso di ignorare il volto reale della cittĆ . Clochard che dormono sulle serrande dei commercianti, con attivitĆ che non riescono nemmeno ad aprire, perchĆ© i “deliziosi” vicini non si spostano di un passo”, si legge.
La polemica, inoltre, tocca anche “il commercio di merce contraffatta, sta tornando alla grande. PerchĆ© non offrire ai turisti un poā di āarteā a buon mercato? Ad esempio, una Louis Vuitton⦠un poā più economica, ma sempre di gran classe!”.
“Ciliegina sulla torta”, come definita dalla Loi, l’aumento della Tari, “nonostante i proclami sul decoro e la pulizia, che fa lievitare i costi per i cittadini”. E ancora, “cāĆØ addirittura un consigliere che vorrebbe abolire il Regolamento sulla Sicurezza Urbana! Giustamente, a cosa serve un regolamento, che non viene applicato, quando la cittĆ ĆØ cosƬ “affascinante e sicura”?”.
Altro tema, quello delle aree periferiche della cittĆ , preda dell'incuria. "I sacchetti di immondizia si sentono a casa propria, come se fossero i veri protagonisti del nostro paesaggio urbano. Dāaltronde, se non li vediamo, come facciamo a sapere che esistono?", commenta Loi. Che conclude "Cagliari ĆØ davvero una cittĆ da amare⦠se riesci a respirare! Quando decideremo di amministrare davvero per il bene della cittĆ ? Forse ĆØ ora di dare più spazio a chi fa impresa e vive la cittĆ , piuttosto che a chi la usa come dormitorio e discarica".