La tripla cifra, cioè un’attesa superiore ai tre mesi, sono ancora presenti accanto a troppe voci nelle tabelle, fresche di pubblicazione, dell’Asl di Cagliari. Dati di gennaio 2025, impossibile avere un quadro più recente dei tempi medi di attesa della prima sede disponibile. Può essere uno degli ospedali di Cagliari o questo o quel centro o ambulatorio dei paesini della profonda provincia, poco cambia. Le attese sono ancora altissime e vale ancora di più la regola, purtroppo, che pagando ci si può fare curare prima. Ma quanti sardi, per esempio, possono spendere 140 euro per una visita neurologica in privato anziché “solo” una quarantina nel pubblico? Ben pochi, visto l’aumento generalizzato del costo della vita.
Tempi pazzi, quindi. Per una colonscopia a Cagliari bisogna attendere 629 giorni, “solo” 531 a a Muravera e 486 a Isili. No, non è normale. Non va meglio alla voce ecografia: oltre centosessanta giorni a Muravera, più di duecento a Quartu e a Senorbì. E in caso di sospetti linfonodi? Oltre un mese di attesa a Cagliari e Isili, sempre se c’è posto. Una ecografia all’addome o alla tiroide vedono picchi massimi di 273 e 257 giorni in provincia, non va certo meglio per le varie categorie di risonanze. Con qualche clic su internet molte visite possono essere fatte in privato in tempo più umani, ma vale sempre la regola di dover aprire il portafoglio e pagare somme, spesso, proibitive.