C’è il lieto fine per quanto riguarda il presunto furto di trecento libri dal bookcrossing di via del Pozzetto a Cagliari. Il gestore del servizio, il titolare di Mamo Pizza Massimo Mameli, ha avuto modo di incontrare la coppia di ragazzi che ha svuotato le librerie, scoprendo che all’origine di tutto c’era un gesto nobile: “Alla mia domanda su dove sono finiti i libri mi è stato detto che sono stati prelevati dalle MamoLibrerie per essere consegnati ad una comunità di minori protetta, che però non può essere citata. Hanno comunque riconosciuto che il prelievo è stato fatto in maniera scorretta, per questo abbiamo ricevuto la promessa che verranno portati altri libri e accettato le loro scuse”, spiega Mameli, “che rigiriamo a tutta la comunità che alimenta e usufruisce di un servizio di scambio che noi custodiamo e cerchiamo di tutelare perché non venga distrutto o cancellato”.
E, poi, ecco il finale in stile zen: “So che molti di voi non saranno d’accordo sulla soluzione pacifica, ma noi crediamo fermamente che questo spesso abbia una funzionalità maggiore di una denuncia e di tutto ciò che ne conseguirebbe.
Ci sono già troppe guerre nel mondo e a noi non piace combattere su quel campo, ognuna delle tante denunce fatte non ha mai portato risultati, ci ha sempre fatto stare male, tolto la serenità e rubato tanto, troppo tempo. Preferiamo utilizzare le nostre risorse per dedicarle a fare il nostro lavoro e il nostro impegno per il sociale con la solita passione, con il solito amore”.