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AJO’ A SU FOGU DE SANT’ANTONI: UNA TRADIZIONE MILLENARIA A PLOAGHE.

Dopo la cerimonia religiosa, il Comitato organizzatore offrirà a tutti i presenti un delizioso pasto a base di gnocchetti al sugo e carne arrosto, accompagnato da buon vino e musica, il tutto servito all’aperto sotto gazebo appositamente allestiti per l’occasione. 
La Redazione

Scintille danzano nel buio della notte, creando un’atmosfera magica che invita alla convivialità con canti e balli, dando inizio alla stagione dei carnevali.

Il 17 gennaio 2025, il comune di Ploaghe, situato nel cuore del Logudoro, celebrerà un evento di grande rilevanza culturale e spirituale: “AJO’ A SU FOGU DE SANT’ANTONI”, dedicato a Sant’Antonio Abate. Questo evento, che affonda le radici in antiche tradizioni, rappresenta un momento di unione per la comunità e un tributo a uno dei santi più venerati della Sardegna.

Ploaghe, a soli 25 chilometri da Sassari, è un centro agricolo ricco di storia e cultura, celebre per la sua straordinaria concentrazione di chiese antiche e siti nuragici. Nel giorno della festa, i festeggiamenti inizieranno con la Santa Messa presso la chiesa di Sant’Antonio Abate, localizzata in Salvennero, lungo la S.P.68. Seguirà l’accensione del Sacro Fuoco, benedetto dal Parroco, un gesto simbolico che riunisce la comunità intorno alla tradizione.

Dopo la cerimonia religiosa, il Comitato organizzatore offrirà a tutti i presenti un delizioso pasto a base di gnocchetti al sugo e carne arrosto, accompagnato da buon vino e musica, il tutto servito all’aperto sotto gazebo appositamente allestiti per l’occasione. 

La leggenda narra che Sant’Antonio sia disceso negli Inferi per rubare una scintilla e donarla all’umanità, un gesto che avviene ogni anno attraverso l’accensione dei grandi falò la sera del 17 gennaio. Le scintille danzano nel buio della notte, creando un’atmosfera magica che invita alla convivialità, con canti e balli che danno inizio alla stagione dei carnevali. Attorno ai fuochi, le comunità si riuniscono per celebrare riti antichi che rinnovano i legami sociali e si trasformano in un auspicio per un anno prospero.

La “festa dei fuochi” diventa così un simbolo del ciclo della vita e un’importante occasione per socializzare, rappresentando anche il primo avvio alle arcaiche maschere del Carnevale. 

Ploaghe, con la sua storia affascinante e il suo patrimonio culturale, è il luogo ideale per questa celebrazione. Situata a oltre 400 metri d’altitudine sulle pendici del vulcano spento del monte San Matteo, Ploaghe conserva nel proprio centro storico testimonianze del suo glorioso passato. La parrocchiale di San Pietro Apostolo, insieme agli oratori di Santa Croce e del Rosario, nonché la casa parrocchiale che ospita la Quadreria Spano, arricchiscono il contesto di questo importante evento.

Il 17 gennaio 2025, Ploaghe sarà, dunque, non solo un palcoscenico di tradizioni millenarie ma anche un luogo dove sacro e profano si intrecceranno, celebrando la comunità e la sua identità attraverso il calore dei Fuochi di Sant’Antonio.

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