La Sardegna paga un tributo pesante per quanto riguarda i morti durante la caccia. Nel pieno della stagione venatoria 2024-2025 già quattro croci e la maggior parte dei casi sono di giovani. Ragazzi, alcuni appassionati alla caccia e, in altri casi, semplici amici del cacciatore di turno. Il Grif non ci sta e alza la voce: “Continua a non accadere nulla, solo l’ennesimo, banale, incidente di caccia. Domenica 22 dicembre 2024, pomeriggio, macchia di Mascarizzu, campagne intorno ad Aglientu (SS), Pietro Mais, sessantatreenne, viene ferito gravemente durante una battuta di caccia al Cinghiale. Muore in ospedale”.
É solo l’ultimo incidente di caccia, ormai consueto fatto di cronaca. “Domenica 15 dicembre 2024, sera, pendici meridionali del massiccio dei Sette Fratelli, macchia mediterranea di Mela Murgia, fra i territori comunali di Quartu e Quartucciu: Due giovani cacciatori di 27 e 28 anni, Giacomo Desogus e Matthias Steri, fanno una battuta e non rientrano alle loro case. Dopo rapide ricerche vengono ritrovati dai carabinieri.
“All’origine del decesso, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, ci sarebbe un incidente di caccia: uno dei giovani avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell’amico, unico titolare del porto d’armi”, così hanno accertato le indagini necroscopiche. L’11 novembre 2024, sempre durante una battuta di caccia al Cinghiale nella macchia mediterranea di Sedilo (OR), era stato ucciso Filippo Vidili, cacciatore cinquantunenne e noto cavaliere della Sartiglia di Oristano.
In tre mesi, secondo i dati raccolti dall’Associazione Vittime della Caccia, al 21 novembre 2024 c’erano già trentotto fra morti e feriti, cacciatori e non cacciatori.
Ogni stagione di caccia, oltre a milioni di altri animali, esemplari di fauna selvatica, uccisi e feriti, ci sono anche numerose vittime umane.
Nel totale silenzio di istituzioni e classe politica, tant’è che non esistono nemmeno statistiche ufficiali, visto che non si deve sapere.
Questo il risultato della stagione venatoria regolare 2023-2024.
Secondo i dati raccolti come di consueto dall’Associazione Vittime della Caccia (A.V.C.), nel corso della stagione venatoria 2023-2024 ci sono stati 12 morti e 56 feriti.