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Bar chiuso a Serramanna Bar chiuso a Serramanna

Gravi violazioni della sicurezza sul lavoro: chiuso un bar di Serramanna

Blitz dei carabinieri del Nil: stangata da oltre 7 mila euro per una nota caffetteria
Ennio Neri

Gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro emerse dopo un’ispezione dei carabinieri del Nil: chiuso un bar caffetteria di Serramanna.

Bar chiuso a Serramanna. I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari, con il supporto dei militari della Stazione di Serramanna, hanno scoperto una serie di gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza sul lavoro all’interno di un bar-caffetteria con cucina del capoluogo sardo. Al termine di un’approfondita attività di verifica, il socio accomandatario dell’impresa, un 52enne residente a Cagliari, è stato denunciato in stato di libertà.

L’ispezione ha evidenziato la mancanza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), obbligatorio secondo quanto previsto dall’articolo 29 del Decreto Legislativo 81/2008, nonché l’assenza delle necessarie misure preventive a tutela dei lavoratori. È emerso inoltre che il personale impiegato non era stato adeguatamente informato sui rischi connessi alle mansioni svolte, in violazione dell’articolo 36 dello stesso decreto.

Ulteriori accertamenti hanno rivelato la presenza di impianti di videosorveglianza installati senza le necessarie autorizzazioni e senza un previo accordo con le rappresentanze sindacali, in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori.

La chiusura

In considerazione delle gravi inadempienze riscontrate, è stato disposto un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’articolo 14 del D.lgs. 81/2008. La misura resterà in vigore fino alla completa regolarizzazione delle violazioni contestate.

Contestualmente, i Carabinieri hanno elevato ammende per un totale di 4.516,38 euro e sanzioni amministrative per ulteriori 2.500 euro. La Procura della Repubblica di Cagliari è stata informata degli esiti dell’indagine, e il titolare dell’attività dovrà ora rispondere delle accuse formulate.

L’attività ispettiva prosegue per verificare il pieno ripristino degli standard di sicurezza, a tutela non solo dei lavoratori ma anche della clientela.

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