Lo scorso cinque ottobre era stato promosso un corteo di protesta, per le vie di Cagliari, contro il ddl Sicurezza e per la libertà di manifestazione Pro Palestina. Poi lo stop della Questura, per ragioni di ordine pubblico, e manifestazione consentita solamente in forma statica nella piazza Garibaldi. Oggi è arrivato sul tavolo del prefetto di Cagliari il ricorso, a nome dei rappresentanti della Rete studentesca organizzatrice della manifestazione.
Il reclamo è firmato dagli avvocati Giulia Lai e Paolo Pubusa, “perché non si crei un precedente nella prassi della Questura di Cagliari” e “per la tutela delle posizioni dei singoli manifestanti”, spiegano i legali. In quella giornata di sabato 5 ottobre non sono mancati momenti di tensione, con i manifestanti che, creandosi un varco fra gli scudi delle forze dell’ordine, hanno comunque marciato per le strade del centro storico di Villanova e sino al mercato di San Benedetto.
Scontri evitati e per la Rete studentesca il provvedimento di diniego del corteo “è fondato su elementi non circostanziati”, riportano gli avvocati, “caratterizzati da un giudizio arbitrario, peraltro errato circa i motivi della manifestazione”. E ancora, “nulla risulta circa il paventato pericolo per la sicurezza, la pubblica incolumità e l’ordine pubblico”. Una manifestazione, come specificato dagli organizzatori, che aveva come oggetto la critica al Ddl Sicurezza e non specificatamente la questione palestinese.
Il reclamo, menzionando la Costituzione e il diritto di manifestazione delle proprie opinioni, è presentato allo scopo di tutelare i manifestanti in caso di denunce per violazione del divieto.