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Solo 30 medici e due psichiatre: “Troppo pochi per i 768 detenuti a Uta”

Nel più grande carcere sardo continua l’emergenza sanitaria. I farmaci sono finalmente arrivati, medici e Oss ancora sotto la soglia di guardia: “E non ci sono cardiologi, diabetologi e neurologi”
La Redazione

ā€œSono arrivati i farmaci nella Casa Circondariale ā€œEttore Scalasā€ di Cagliari-Uta ma si accentua la carenza di medici specialisti e infermieri. Lo rileva Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione ā€œSocialismo Diritti Riforme ODVā€, sottolineando ā€œl’urgenza di garantire una dotazione adeguata delle professioni sanitarie evitando una gestione della salute in carcere, lasciata troppo alla sensibilitĆ  personale dei singoli operatori medici, infermieri e OSSā€.
ā€œLa tardiva indizione della gara d’appalto per la fornitura dei farmaci – osserva – ha provocato uno stato d’ansia tra i detenuti e le detenute anche con reazioni inconsulte nei riguardi del personale infermieristico, investito da frasi offensive, al momento della distribuzione della terapia. I pazienti privati della libertĆ , pur godendo degli stessi diritti dei liberi, sempre più spesso, per problematiche di carattere burocratico, si sentono scarsamente considerati. I Sanitari, al pari delle/dei funzionari giuridico-pedagogici e degli Agenti, possono tuttavia operare serenamente solo se i diritti delle persone vengono rispettati, diversamente ĆØ alto il rischio che saltino gli equilibriā€.


ā€œLa carenza di farmaci degli ultimi giorni ha fatto risaltare la carenza di Medici e Infermieri questi ultimi sono 30 (compresa coordinatrice e amministrativo) anzichĆ© 35 per 600 detenuti/e (ma attualmente sono 768) con un monte ore orario che costringe alcuni a alternarsi tra le sezioni detentive, gli ambulatori e il SAI (Centro Clinico) per garantire la distribuzione, la somministrazione dei farmaci, il supporto ai Medici nonchĆ© la prevenzione e l’educazione sanitariaā€.
ā€œNon si può però più tacere – sottolinea Caligaris – sulla grave carenza di specialisti. Delle due psichiatre presenti, una deve occuparsi anche delle problematiche tossicologiche, preponderanti, poichĆ© la figura di riferimento ĆØ assente. Sarebbe quindi necessaria un’altra psichiatra. Gravissima l’assenza di specialisti di cardiologia, ecografia, diabetologia, neurologia, dermatologia, chirurgia, endocrinologia. L’oculistica ĆØ garantita fino a marzo, l’infettivologia 38 ore settimanali (ne sono coperte solo 20), l’urologia 4 ore ogni 15 giorni, il fisiatra ĆØ presente 3 ore alla settimanaā€.


ā€œLa carenza di specialisti determina la necessitĆ  di ricorrere alle prestazioni esterne all’Istituto con richiesta di visite ospedaliere, con mobilitazione delle/degli Agenti Penitenziari, e accesso attraverso il CUP. Una condizione che – conclude la presidente di SDR ODV – richiede la disponibilitĆ  di alcuni posti per le specialitĆ . Non si tratta di avere un canale preferenziale a scapito dei cittadini liberi ma di una clausola di sicurezza soprattutto per quei casi in cui un esame può davvero scongiurare la degenerazione di una patologia, ciò soprattutto in attesa dell’apertura del ā€œrepartinoā€ nell’ospedale di ā€œIs Mirrionisā€.

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