Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Abbanoa, guerra in Sardegna sui conguagli: “Dovrà dimostrare in tribunale ogni richiesta di pagamento”

La società idrica “festeggia” una sentenza favorevole, l’Adiconsum la gela: “Non è la verità”
La Redazione

SARDEGNA, CONGUAGLI REGOLATORI: ABBANOA SULLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE NON DICE LA VERITA’

LA CASSAZIONE NON HA CONFERMATO LA LEGITTIMITA’ DELLE PRETESE DEL GESTORE IDRICO

GLI UTENTI INDOTTI A CREDERE CHE, PER EFFETTO DELLA SENTENZA, I CONGUAGLI REGOLATORI SIANO DOVUTI E DEBBANO ESSERE PAGATI. LA DECISIONE DI MERITO RIMESSA NELLE MANI DEI TRIBUNALI E DELLE CORTI D’APPELLO

Si aggiunge l’ennesimo capitolo alla lunga vicenda dei conguagli regolatori indebitamente pretesi in Sardegna da Abbanoa. Stavolta sul banco c'è la sentenza n. 23858 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione pubblicata il 26 agosto 2025 che riguarda una causa specifica, sulla quale Adiconsum non è parte in causa ma osservatrice interessata alla tutela generale dei consumatori.

Ancora una volta Abbanoa divulga notizie non vere, o comunque fuorvianti, fornendo una personalissima lettura della sentenza ed avente ad oggetto il tema dei Conguagli Regolatori (conguagli partite pregresse 2005-2011).

Nel comunicato pubblicato sul proprio sito web si legge, infatti, che “La sentenza delle Sezioni Unite consente di fare chiarezza su una questione complessa fornendo un quadro di legittimità ben definitivo che supera anche orientamenti differenti emersi in precedenti sentenze o ordinanze di Tribunali in altri gradi di giudizio”. Nulla di più falso. L’unico dato certo e definitivo che consegue alla pronuncia delle Sezioni Unite è che la materia del contendere rimane aperta più che mai e che dovrà tornare sul tavolo dei giudici di merito (Tribunali e Corte d’appello) chiamati a verificare, senza condizionamenti o pregiudiziali di sorta, che agli utenti siano state addebitate “esclusivamente somme correttamente determinate in ragione della disciplina tariffaria vigente nel periodo 2005/2011 il cosiddetto “metodo tariffario normalizzato”.

E al riguardo, le Sezioni Unite hanno puntualizzato che “spetterà al giudice del merito accertare che gli importi quantificati dall'Ente d'Ambito siano rispondenti a quanto poteva essere addebitato all'utente nella vigenza del metodo tariffario normalizzato", oltre ad aver chiarito in modo inequivoco che “una determinazione dell'Ente d'Ambito, quanto alla liquidazione dei conguagli, che si rivelasse non rispondente al Metodo Normalizzato, risulterebbe contraria alla legge e andrebbe, per tale motivo, disapplicata”.

Il richiamo della Suprema Corte è rivolto ai provvedimenti adottati dall’AATO Sardegna e dalla Gestione Commissariale e segnatamente investe un controllo di legittimità sulla delibera n. 18 del 26 giugno 2014 con la quale è stato quantificato in 106,71 milioni di euro, espressi in valuta 2014 l’ammontare dei conguagli. Controllo già in passato, peraltro, operato da alcuni Tribunali i quali hanno disapplicato, ritenendola illegittima, la delibera di che trattasi.

Dunque, Abbanoa dovrà dimostrare nei vari giudizi in corso che le somme pretese per i Conguagli Regolatori siano state correttamente determinate e provare per ogni singolo utente che il presunto credito sia dovuto.

Chiariamo alcuni aspetti stabiliti dal pronunciamento della Cassazione:

-          La sentenza ha valore per il caso deciso e non si estende automaticamente a tutte le cause pendenti;

-          I conguagli regolatori potrebbero essere applicati ai consumi del passato (quindi con effetto retroattivo), ma si dovrà dimostrare che sono stati correttamente determinati nel loro ammontare e provare il credito per ogni singolo utente;

-          La decisione di merito è rimessa ai Tribunali e alle Corti d’Appello;

Rimangono validi tutti gli altri motivi di contestazione mossi da ADICONSUM:

-          La prescrizione, oramai intervenuta per 88,78 Mln di euro;

-          Il limite del 5% di aumento annuo stabilito dal metodo tariffario, che con questi conguagli sarebbe abbondantemente superato;

-          La pretesa di far pagare sulla base dei consumi realizzati nel 2012;

-          La pretesa di far pagare anche chi negli anni dal 2005 al 2011 non era intestatario di una utenza o non lo è stato per una parte di quel periodo

I consigli di ADICONSUM?

Al momento nulla è cambiato, per cui è necessario rimanere fermi e attendere gli sviluppi della vertenza.

Adiconsum è pronta a tutelare ogni singolo utente che dovesse ricevere una richiesta di pagamento riferita ai Conguagli Regolatori ABBANOA.

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy