Sanità, tra capoluogo e provincia il piatto piange ancora. Qualche miglioramento c’è ma, nell’ultimissimo report firmato dall’Asl 8, fioccano ancora troppe triple cifre come tempi di attesa accanto a determinate visite e esami. Solo per le cosiddette “attese brevi”, cioè entro 10 giorni, salvo qualche “scivolone” si riesce a rientrare nella forchetta di attesa 1-9 giorni. Poi, tanti tempi alti. Su tutti spiccano i 704 giorni come prima data disponibile per una colonscopia, dato mostruoso.
Altri numeri superiori abbondantemente oltre i novanta giorni? Un’ecografia a testa e collo, su Cagliari c’è un solo posto entro 5 giorni, poi si cresce sino ai 313 giorni di attesa a Isili, dove l’ospedale locale ha il suo bel da fare con l’assenza di dottori quasi ogni weekend. E poi ecografia alla mammella, le donne “fortunate” sono quelle che possono fare la visita a Mandas o Quartu, due e 5 giorni di attesa, va peggio a Villasimius con 175 e a Senorbì serve pazientare (pazientare?) per ben quattrocentoquarantanove giorni, ben più di un anno.