Clamorosa e storica scoperta a Pula, trovata nei fondali una testa di terracotta risalente all’età romana. Durante un’operazione di bonifica subacquea, i palombari del Nucleo SDAI del Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin hanno recuperato una testa in terracotta di età romana, rimasta celata per secoli sotto le acque vicino all’isolotto del Coltellazzo, avvolta in una rete da pesca. Un ritrovamento tutt’altro che “normale”, da tanti anni non riemergevano pezzi di storia dai fondali. I palombari si sono dati subito da fare per portare in salvo il reperto, sulla terraferma, e metterlo completamente tra le mani degli esperti.
Pula, testa di terracotta romana
Il reperto, raffigurante un giovane, è stato messo in sicurezza dai Palombari della Marina e consegnato alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, per i necessari interventi di conservazione. Un ritrovamento importante che arricchisce il patrimonio archeologico dell’area e che testimonia l’impegno della Marina per la tutela del nostro mare e della nostra storia.
E sui social, intanto, si scatenano gli esperti e meno esperti di storia dell’arte. La curiosità per l’opera, custodita per secoli e secoli dal mare, è tanta. “Sembra una testa di Ottaviano Augusto non laureato, come appare sulle sue monete”, ipotizza un lettore. Gli fa eco una lettrice: “Probabilmente, poco distante, ci sarà anche il resto della statua decapitata”. Ipotesi, ovviamente, null’altro che ipotesi. Spetterà agli esperti analizzare il reperto, decisamente interessante e particolare, e riuscire prima di tutto a datarlo con precisione e decidere dove dovrà e potrà essere esposto. Tra i primissimi richiedenti ci saranno, sicuramente, i gestori di musei e gallerie d’arte del sud Sardegna.