Pale e rotori, invasione eolica che “cozza” con l’emergenza incendi a Villanovaforru
La crescente distesa di pale eoliche che punteggia Villanovaforru il paesaggio della Marmilla è tornata al centro della polemica. Questa volta, però, non si tratta solo di una questione estetica o paesaggistica. Nei giorni scorsi, durante un’operazione di monitoraggio contro gli incendi, un aereo della flotta regionale sarebbe stato costretto a manovre azzardate per evitare le turbine eoliche installate nelle campagne intorno al paese.
“L’aereo ha dovuto fare letteralmente delle capriole per scansare le pale eoliche, denuncia con amarezza il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, da tempo tra i più accesi oppositori "dell’espansione indiscriminata dell’eolico industriale nella zona". Secondo quanto riferito, il velivolo stava sorvolando l’area come parte delle operazioni di prevenzione incendi quando si è trovato improvvisamente a dover cambiare rotta a causa della presenza ravvicinata delle turbine, alcune delle quali si trovano a ridosso di percorsi abitualmente utilizzati dai mezzi aerei della Protezione Civile.
Pali altissimi e rotori nuovi di zecca a Villanovaforru
Ma ciò che preoccupa di più il primo cittadino è il futuro prossimo: “Quelle nuove saranno alte quattro volte tanto rispetto a quelle attuali. È una follia. Stiamo trasformando un paesaggio agricolo millenario in un distretto industriale dell’energia, senza alcuna pianificazione e senza considerare le ricadute sulla sicurezza e sull’ambiente".
Il caso ha riacceso il dibattito, anche politico, sul modello di transizione energetica in Sardegna. Da un lato chi invoca la necessità di puntare sulle rinnovabili per uscire dal fossile, dall’altro chi chiede una pianificazione seria e rispettosa dei territori e delle comunità locali.