È Dario Melis, vicesindaco del Comune di Nuxis, 41 anni, di professione Oss, la vittima del drammatico incidente mortale avvenuto sulla Statale 293 all’altezza dell’incrocio con via della Libertà. Melis ha perso la vita in seguito a uno scontro con un’autovettura proveniente da una strada laterale. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Nuxis, supportati dai colleghi di Narcao e dall’aliquota Radiomobile della compagnia di Carbonia, una Seat Ateca a noleggio con quattro turisti stranieri a bordo, condotta da una donna settantenne, si sarebbe immessa sulla statale verosimilmente senza concedere la precedenza al motociclo Honda che sopraggiungeva in direzione di Carbonia. L’impatto è stato violento e il centauro è deceduto sul colpo.
La conducente dell’auto e due passeggeri sono stati trasferiti in codice giallo all’ospedale Sirai di Carbonia; un quarto occupante è rimasto illeso. Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, i veicoli coinvolti sono stati sequestrati e, per la conducente, l’ospedale attiverà i previsti accertamenti alcolemici e tossicologici. I militari intervenuti hanno eseguito i rilievi planimetrici, raccolto le testimonianze e regolato la viabilità, ripristinata in sicurezza solo dopo il completamento delle operazioni tecniche. L’inchiesta prosegue per stabilire con esattezza dinamica e responsabilità.
Choc e lacrime a Nuxis per la morte di Dario Melis
“Ora è il momento del dolore, di stare doverosamente vicini alla famiglia e a tutti i cari del nostro Dario”. Così, con la voce rotta dalla commozione, il sindaco di Nuxis, Romeo Ghilleri. Che punta il dito contro quella Statale “maledetta”, fatta a lungo di curve e poi, di punto in bianco, che si trasforma quasi in una pista che invoglia a correre: “Per una ventina di chilometri ci sono curve, poi all’improvviso ben due chilometri di rettilineo. Una condizione che purtroppo può invitare a correre. Sono dieci gli incidenti avvenuti negli ultimi tre anni”, prosegue il primo cittadino, “abbiamo chiesto da tempo che chi di dovere agisca per mettere quel tratto di strada in sicurezza”. Così, però, non è stato, almeno sinora. E chissà se, dopo l’ennesima croce, la situazione finalmente cambierà o se, a lacrime esaurite, tutto resterà così com’è.