Jannik Sinner evita il giudizio del Tas, si è intatti accordato con la Wada per chiudere il caso Clostebol con 3 mesi di squalifica. Sarà agli Internazionali di Roma. La stessa agenzia antidoping ha riconosciuto che non c’è stata intenzionalità né desiderio di trarre vantaggio dalla sostanza. Il primo a parlare è il presidente della Fitp, il cagliaritano Angelo Binaghi: “Si conclude una vergognosa ingiustizia. Il primo pensiero è per il ragazzo: si conclude qui una vergognosa ingiustizia — esulta il presidente della Federtennis, Binaghi —, l’accordo tra le parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza. E gli consente di pianificare, finalmente, il futuro”.
Addio alla tappa sportiva di Doha e ai Master 1000 di Indian Wells e Miami, Montecarlo e Madrid. Il ritorno in campo, scontati i tre mesi, potrà avvenire dal prossimo 4 maggio, in tempo per partecipare, da eroe, agli Internazionali d’Italia del Foro Italico. Sono salvi i restanti tre Slam della stagione: Parigi, Wimbledon e New York da campione in carica. E Jannik potrà difendere il titolo delle Atp Finals a Torino, a fine anno. Un danno minimo, lo stop; un trionfo su tutto il resto della linea. Rientrerà nel circuito da numero uno, con la coscienza pulita come l’ha sempre avuta, e la consapevolezza di essersi lasciato alle spalle la storia più brutta della sua vita.