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Torce a sarroch Torce a sarroch

Incendio ed emissioni a Sarroch, la Regione: “Cherosene e PM2.5 dalle torce della raffineria”

Ecco la relazione della Regione sull’8 ottobre. Il comitato: “Sono solo stime vogliamo i dati reali”
La Redazione

Incendio a Sarroch, Comitato chiede i dati reali delle emissioni

Il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch – APS ha inviato oggi una diffida formale alla Regione Sardegna per ottenere i dati reali e integrali delle emissioni prodotte durante l’incendio del 9 ottobre nell’impianto U400 della raffineria Saras.
Nella nota ufficiale dell’Assessorato regionale dell’Ambiente, la Regione ha dichiarato che l’incendio ha comportato l’invio alla torcia di 5.000 chilogrammi di combustibile (cherosene), con una conseguente produzione di 15.425 chilogrammi di anidride carbonica, oltre a emissioni di PM2.5, composti organici volatili (VOC) e idrocarburi policiclici aromatici (IPA).

Stime e non dati reali


La Regione ha precisato che tali valori derivano da unā€™ā€œipotesi di stima emissiva basata su fattori di emissioneā€ e non da misurazioni dirette. Secondo il Comitato, questa scelta contraddice quanto previsto dalla normativa Seveso, che impone l’uso di sistemi di monitoraggio continuo (CEMS o Flare Monitoring) capaci di registrare in tempo reale la portata del gas, la concentrazione di COā‚‚ e CO, la temperatura e la pressione della torcia.

Le contestazioni sulla trasparenza


Il Comitato sostiene che, se la Regione ha potuto calcolare le tonnellate di COā‚‚ emesse, significa che i dati esistono e devono essere messi a disposizione dell’autoritĆ  e della cittadinanza. Nella diffida inviata via PEC, l’associazione ha chiesto la consegna dei file originali del sistema CEMS in formato digitale (CSV o XML) entro sette giorni, come prevede il decreto legislativo 195/2005 sull’accesso alle informazioni ambientali.

Le parole del Comitato e il riferimento normativo
ā€œNon contestiamo l’esistenza della raffineriaā€, spiegano i rappresentanti del gruppo, ā€œma il silenzio sui dati. La salute non si stima: si misura. La legge impone di fornire i dati reali, non tabelle ipotetiche.ā€
Il Comitato cita inoltre la Direttiva Seveso (D.Lgs. 105/2015) e una sentenza della Corte di giustizia europea (C-204/09), che vieta la riservatezza sui dati delle emissioni.

Verso una nuova fase del confronto
L’associazione chiede che la Regione renda pubblici tutti i dati del monitoraggio continuo, a tutela della salute dei cittadini e del diritto alla trasparenza ambientale. Il caso, legato all’incendio del 9 ottobre, si inserisce in un contesto di crescente attenzione pubblica sulla gestione delle emergenze industriali nel territorio di Sarroch.

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