āCi auguriamo che questa settimana sia finalmente decisiva per il lavoro del Consiglio regionale che non può certo continuare a tergiversare su quali temi affrontare prima e quali dopo visti i ritardi accumulati e la conseguente necessitĆ di evitare lāesercizio provvisorio e intervenire sulla sanitĆ ā: cosƬ il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante lancia un monito alle forze politiche sottolineando che āla Sardegna ha bisogno di stabilitĆ e certezza negli assetti del governo della Regione, con un Consiglio regionale capace di lavorare contemporaneamente su tutti i temi che interessano i cittadiniā.
āServe farlo, però, attraverso un coinvolgimento efficace e non episodico o saltuario del mondo del lavoro – aggiunge il segretario Durante – a partire dallāaudizione che svolgeremo martedƬ mattina nella Sesta Commissione sui progetti di intervento sulla sanitĆ : non dovrĆ rappresentare un fatto di routine svolto pensando giĆ di rinviare il tema a tempi futuriā. La Cgil sottolinea infatti ancora una volta che la drammatica condizione e il vero e proprio disastro della sanitĆ sarda richiedono interventi immediati in grado di alleviare i disagi che quotidianamente i cittadini e gli operatori devono affrontare, in un contesto di crescente difficoltĆ tra rinuncia alle cure e negazione del diritto alla salute.
āPer quanto riguarda la Finanziaria – prosegue Durante – ĆØ necessario prevedere con celeritĆ il confronto che ancora non cāĆØ stato con le organizzazioni di rappresentanza del lavoroā. Per la Sardegna del lavoro il 2025 ĆØ purtroppo giĆ segnato da una situazione di incertezza e di difficoltĆ : i salari sono più bassi che nel resto dāItalia, in media circa 300 euro in meno al mese. Il tasso di occupazione ĆØ di oltre cinque punti percentuali sotto il livello nazionale, in un contesto che vede ancora una forte presenza di precarietĆ : anche nel 2024 circa 9 rapporti di lavoro su 10 sono stati attivati attraverso contratti a tempo determinato, stagionali o intermittenti, in somministrazione attraverso agenzie per il lavoro interinale e altre forme di lavoro precario. NellāIsola oltre il 20% dei pensionati percepisce un assegno inferiore a 500 euro mensili, il 33% non supera i 750 euro al mese. La situazione richiede una netta inversione di tendenza, puntando alla creazione di lavoro stabile e di qualitĆ nel rispetto delle leggi e dei contratti collettivi, con salari adeguati.
āPer raggiungere questi obiettivi - ha detto il segretario della Cgil Sardegna - occorre mettere al centro dellāazione del governo regionale il dialogo tra la Regione e le forze sociali, dialogo che nella legislatura precedente non si ĆØ mai avviato e che in quella attuale stenta a decollareā.
Per la Cgil riattivare un rapporto stabile e proficuo tra il governo regionale e le rappresentanze del lavoro ĆØ elemento fondamentale per il cambio di passo necessario e per contribuire ad affrontare le diverse emergenze, dalla sanitĆ ai temi dellāenergia, dalle crisi industriali alla continuitĆ territoriale, dalla condizione di insularitĆ al superamento dei divari nelle infrastrutture e nel sistema dei trasportiā. āLāauspicio - conclude Durante - ĆØ che si eviti in ogni modo il rischio di stasi e di rinvii nellāattivitĆ amministrativa e si superi con uno scatto in avanti lāattuale fase di difficoltĆ nella scena politica regionaleā.