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Disastro sanità in Sardegna, in 270mila rinunciano alle cure e mancano 150 medici

I dati della grande vergogna che confermano la valanga di “promesse” rimaste tali soprattutto dalla politica regionale
La Redazione

Sanità in Sardegna: cresce la rinuncia alle cure e mancano medici di base. Gimbe lancia l’allarme

Nel 2024, oltre 270mila sardi, pari al 17,2% della popolazione, hanno dichiarato di aver rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria. Un dato ben al di sopra della media nazionale, che si attesta al 9,9%, e in crescita di 3,5 punti percentuali rispetto al 2023. A fotografare la situazione è l’8° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale realizzato dalla Fondazione Gimbe, che evidenzia diverse criticità nel sistema sanitario regionale. ### Strutture private poco presenti Il report segnala anche la scarsa incidenza delle strutture private accreditate nella rete sanitaria dell’Isola. In Sardegna, infatti, queste realtà erogano solo il 22,8% del valore complessivo della mobilità sanitaria attiva regionale, mentre la media nazionale è più che doppia, al 54,4%. La regione si posiziona così al 16° posto in Italia per capacità attrattiva del privato. ### Medici di base: carenza sempre più grave Un altro nodo critico riguarda i medici di medicina generale. In Sardegna, il 60,6% supera il massimale di 1.500 assistiti, contro una media nazionale del 51,7%. Al primo gennaio 2024, ogni medico di famiglia seguiva in media 1.391 pazienti (poco sopra la media italiana di 1.374), ma il dato più allarmante è la carenza stimata di circa 150 medici, calcolata sulla base del rapporto ottimale di un medico ogni 1.200 assistiti. Tra il 2019 e il 2023, il numero di medici di base in Sardegna è crollato del 39%, un crollo ben superiore alla media nazionale del 12,7%. La situazione è aggravata dalla scarsa partecipazione ai concorsi: nel 2024, i candidati al corso di formazione in medicina generale sono stati il 28% in meno rispetto ai posti disponibili, contro una media nazionale del -15%. ### Pediatri: nessuna emergenza oggi, ma lo spettro della pensione incombe Sul fronte della pediatria, al momento non si registrano carenze: il numero di pediatri di libera scelta è in linea con il rapporto ottimale di uno ogni 850 assistiti. Tuttavia, entro il 2028, 62 professionisti raggiungeranno l’età pensionabile, aprendo il rischio di un vuoto futuro anche in questo ambito. ### Personale sanitario: numeri alti, ma squilibri nei ruoli Dal punto di vista quantitativo, la Sardegna si distingue positivamente per il numero complessivo di operatori sanitari. Nel 2023 si contavano 14,2 unità ogni 1.000 abitanti (contro la media italiana di 11,9), con 2,59 medici dipendenti ogni 1.000 abitanti, il dato più alto in Italia. Anche il numero degli infermieri è sopra la media (5,26 contro 4,7), ma il rapporto medici-infermieri è squilibrato: 2,03 in Sardegna contro il 2,54 nazionale, segno di una distribuzione del personale che potrebbe creare inefficienze.

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