La decisione della Corte Costituzionale sul caso Alessandra Todde
La decisione della Corte Costituzionale sul caso Alessandra Todde. La governatrice resta in sella, perchƩ il Collegio di Garanzia elettorale ha ecceduto le proprie competenze. Anche se la Corte ha dichiarato inammissibile il conflitto proposto dalla Regione.
La pronuncia della Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale, ha analizzato il conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna contro lo Stato in merito allāordinanza-ingiunzione del Collegio regionale di garanzia elettorale della Corte dāAppello di Cagliari. Il ricorso nasce dopo che il Collegio aveva affermato la necessitĆ della decadenza di Alessandra Todde dalla carica di presidente della Regione, ritenendo irregolari alcune procedure nella gestione della campagna elettorale. I giudici costituzionali hanno ribadito che il Collegio ha oltrepassato i propri poteri pronunciandosi su unāipotesi non prevista dalla legge come causa di ineleggibilitĆ . Tuttavia, la Corte ha dichiarato inammissibile il conflitto presentato dalla Regione, poichĆ© lāatto contestato non incide direttamente sulle prerogative costituzionali dellāente autonomo.
I limiti dei Collegi di Garanzia elettorale
La Consulta ha spiegato che i Collegi regionali di garanzia elettorale, istituiti nel 1993 e operanti anche in Sardegna in virtù della legge regionale del 2013, svolgono funzioni di controllo sulle spese elettorali per garantire la trasparenza del voto. Tuttavia, tali organi non possono estendere la propria azione oltre i limiti fissati dalla normativa. Nel caso specifico, la Corte ha sottolineato che le irregolaritĆ contestate alla presidente Todde ā come la mancata nomina del mandatario elettorale e alcune difformitĆ nei rendiconti ā non rientrano tra le cause di ineleggibilitĆ indicate dalla legge 515/1993. Pertanto, il Collegio non poteva imporre al Consiglio regionale di avviare una procedura di decadenza.
Il secondo ricorso e la posizione della Regione
Con la sentenza numero 149, depositata nello stesso giorno, la Corte Costituzionale ha inoltre dichiarato inammissibile un secondo conflitto sollevato dalla Regione Sardegna contro lo Stato e, per esso, contro il Tribunale di Cagliari. Il giudice civile, infatti, si era pronunciato soltanto nei confronti di Alessandra Todde e del Collegio di garanzia, escludendo la Regione dal procedimento. La Corte ha chiarito che le osservazioni del Tribunale ā secondo cui il Consiglio regionale non potrebbe intervenire sullāaccertamento dei fatti ā rappresentano unāopinione priva di effetti vincolanti per lāente. Tale affermazione, considerata un obiter dictum, non ha generato alcuna lesione effettiva delle prerogative regionali e, per questo motivo, non ha potuto costituire oggetto di conflitto di attribuzione.