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Truzzu: “I sardi possono fidarsi di chi non conosce le norme?”

Sconfitto alle ultime regionali proprio dall’attuale governatrice, l’ex sindaco di Cagliari dice la sua sulla vicenda. “A prescindere da come andrà questa vicenda, si può affermare che questa è la legislatura della decadenza. In un paese normale si sarebbe già dimessa”.
La Redazione

La presidente della Regione Alessandra Todde dichiarata decaduta. L’esponente di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, sconfitto alle ultime regionali proprio dall’attuale governatrice che si è vista recapitare un provvedimento che ingiunge al Consiglio regionale di sancirne la decadenza per irregolarità nella rendicontazione delle spese della campagna elettorale, scioglie il silenzio e dice la sua sulla vicenda.

“La rendicontazione delle spese elettorali della Presidente Todde è la cartina di tornasole di questa legislatura “decadente” a guida 5 stelle. – dichiara l’ex sindaco di Cagliari Truzzu – Io non credo che la Presidente abbia “barato”, credo che abbia commesso un errore e poi ne abbia commessi altri per coprire il primo”.

“Ma il vero fatto politico è un altro. Può chi si candida a Presidente di una regione, e con lei il suo staff, non conoscere le norme sulle spese elettorali? No!
Può chi non conosce e non sa interpretare norme così semplici essere credibile quando si affrontano temi più complessi quali l’Energia, l’Ambiente, l’Istruzione, la Sanità o i Trasporti, solo per citarne alcuni? No! Possono i sardi fidarsi di una proposta di riforma della sanità da parte di una Presidente, di un Assessore e dei rispettivi staff, che non sanno compilare una rendicontazione o aprire un conto in banca? No!”

E ancora, “C’è poi un altro fatto molto grave. Nel tentativo di riparare alla prima dichiarazione si è comunicato ai magistrati che la Presidente Todde non ha sostenuto spese elettorali, perché quelle le ha sostenute il suo comitato elettorale. Posto che ciò significherebbe aver eluso la norma, la cosa veramente grave è che le due dichiarazioni sono atti pubblici, entrambe depositate alla corte d’appello. Quindi una delle due non è veritiera, o se preferite un falso. Possono pertanto i sardi fidarsi di una Presidente, o chi per lei, che fornisce ai magistrati dichiarazioni contrastanti? No. Anzi, in un paese normale sarebbe l’anticamera delle dimissioni”.

“A prescindere quindi da come andrà questa vicenda, si può affermare senza tema di essere smentiti che questa è la legislatura della “decadenza”. O se preferiamo che è già decaduta nei fatti”.

E in conclusione, “Un avviso ai naviganti: nessuno può seriamente sapere cosa accadrà e siccome avremo mesi di burrasche, rovesci e marosi, mi permetto un umile consiglio. La Giunta e il Consiglio Regionale non si avventurino in tentativi di riforme epocali, ma mettano subito in sicurezza i conti della Regione e dei sardi. Approviamo rapidamente una finanziaria tecnica e restituiamo la parola agli elettori. Ché nessuno di noi è in grado oggi di dire cosa farà questa primavera”.

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