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Crisi di Oss in Sardegna e migliaia di idonei a casa: “Scavalcati dai cantieri sanitari, ci sentiamo presi in giro”

Giovedì scorso l’incontro a Nuoro, dalla Regione la promessa delle nomine scorrendo le ormai famosissime e “antichissime” graduatorie con oltre duemila lavoratori. Ma, al momento, in quasi tutte le province sarde tutto è fermo
La Redazione

Un concorso unificato per titoli ed esami bandito dall’Ares Sardegna per 57 Operatori Socio Sanitari. Prove concluse a giugno 2024 e selezionate più di 7mila figure professionali del campo sanitario in tutta l’Isola, con una graduatoria che vedeva 2100 idonei. Poi, lo scorso ottobre, la nascita dei cantieri sanitari per Oss e infermieri: chi ha vinto il concorso si è visto così “scavalcare” da chiamate regionali fatte attraverso questo nuovo canale. E gli idonei temono che le graduatorie possano scadere prima del loro totale scorrimento.

Monta dunque la protesta, comunicata in una nota stampa, da parte di chi chiede a gran voce che “le assunzioni vengano fatte secondo criteri equi e trasparenti, nel rispetto delle normative costituzionali”. A spiegare le ragioni c’è Fabiana Sanna, risultata idonea nella graduatoria di Sassari, che consta di circa 320 persone. “Giovedì scorso c’è stato l’incontro a Nuoro con gli assessorati al Lavoro e alla Sanità. Ancora una volta la Regione non riconosce la carenza di Oss nell’Isola e si continua a raccontare falsità sul progetto dei cantieri Sanitari”, si legge nel comunicato stampa. “Così non è altro che ulteriore precariato”.

Approvati i bilanci di dieci aziende su undici. Ma a eccezione di quella di Nuoro le graduatorie non stanno più scorrendo da mesi. “Ci siamo sentiti presi in giro e svalutati”, spiega Sanna, “noi vogliamo rivendicare i nostri diritti e non devono esistere alternative a sopperire le carenze. Noi queste modalità non le accettiamo. La nostra graduatoria scade entro i prossimi due anni, quando ancora saranno aperti i cantieri sanitari”.

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