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Castiadas, strade delle vacanze macchiate di sangue: “Abbandonate e circondate solo da rifiuti”

Le 4 Provinciali che collegano il paese con le località costiere “bombardate” e piene di croci
Paolo Rapeanu

Le “strade delle vacanze” di Castiadas sono abbandonate, pericolose e, purtroppo, circondate da rifiuti. A farlo emergere, per quanto basti buttare un’occhiata mentre si passa con l’auto, è il sindaco Eugenio Murgioni. Che, esasperato, ha deciso di scrivere una lettera-sos al presidente dell’Area metropolitana di Cagliari, il sindaco del capoluogo Massimo Zedda, e al direttore generale Alessandro Sanna. Oggetto: “Denuncia della situazione in cui versano le strade provinciali del nostro territorio, in particolare le SP18, SP19, SP20 e SP97”. Le cosiddette “strade delle vacanze” che uniscono il centro del paese di Castiadas sino alle località costiere sembrano quasi mulattiere. Poco ci manca, insomma.

Castiadas, strade delle vacanze semidistrutte

Queste strade, gestite sino a poco tempo fa dalla Provincia Sud Sardegna – oggi tutte di competenza dell’ente metropolitano – versano da troppo tempo in uno stato di abbandono inaccettabile, che mette quotidianamente a rischio la sicurezza di chi le percorre: cittadini, turisti, lavoratori, studenti.

Buche, fratture, vegetazione invasiva, segnaletica assente, incroci pericolosi e cedimenti strutturali non possono più essere ignorati.

Questa non è semplice incuria, è una vera emergenza di sicurezza pubblica.

Ho chiesto con forza:

Un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza; La riqualificazione urgente degli incroci a raso, alcuni già teatro di incidenti gravi; La realizzazione di rotatorie nei principali snodi verso la costa e lungo la nuova SS125; Una nuova segnaletica, chiara e visibile, per la sicurezza di tutti; Il completamento dei lavori al ponte in Località San Pietro, infrastruttura vitale per i collegamenti interni.

Ma c’è un altro aspetto che non possiamo più ignorare.

Le nostre banchine stradali si stanno trasformando in discariche a cielo aperto, a causa dell’inciviltà di chi abbandona rifiuti lungo le vie di comunicazione.

È una vergogna che deturpa l’immagine del nostro territorio, offende la nostra comunità e danneggia l’ambiente.

Per questo ho chiesto che, insieme agli interventi strutturali, si proceda con un intervento straordinario di pulizia delle strade e delle banchine.

A seguire, sarà necessario posizionare fototrappole nei punti più critici e applicare con rigore le nuove sanzioni previste per l’abbandono illecito di rifiuti.

Chi inquina deve pagare.

Non possiamo permettere che l’inciviltà di pochi penalizzi la dignità di un intero territorio.

Il Comune di Castiadas non resterà in silenzio.

Pretendiamo rispetto, sicurezza e una visione strategica per il futuro del nostro territorio.

Ho richiesto anche un incontro ufficiale con l’Amministrazione Metropolitana, affinché si apra un confronto concreto e risolutivo.

Il nostro impegno è massimo.

Ma serve il contributo di tutti, a partire dal rispetto delle regole e del bene comune.

Il Sud-Est della Sardegna è tra le aree turistiche più attrattive dell’intera isola, e Castiadas ne rappresenta uno dei cuori pulsanti.

Un territorio come il nostro merita infrastrutture sicure, moderne e all’altezza del suo potenziale.

Sono certo della sensibilità del Presidente Zedda e del Direttore Generale Sanna, e confido che sapranno cogliere con urgenza il nostro grido d’allarme. In gioco non c’è solo il decoro del territorio, ma la sicurezza – e la vita – di chi ogni giorno percorre queste strade.

Eugenio Murgioni

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