Cagliari in marcia per Gaza, sabato maxi manifestazione
Cagliari in marcia per Gaza, sabato maxi manifestazione. Sabato pomeriggio Cagliari ospiterĆ la grande mobilitazione nazionale della Cgil dal titolo āFermiamo la barbarieā, con iniziative coordinate in tutta Italia. Lāappuntamento in Sardegna inizierĆ alle 17.30 in piazza Ravot, davanti al bastione Saint Remy, con la partecipazione di una delegazione della Cgil nazionale. Associazioni, partiti e movimenti locali hanno confermato la loro adesione, annunciando una presenza massiccia.
La manifestazione punta a richiamare lāattenzione sulla grave situazione umanitaria e sui diritti negati in Gaza e in Cisgiordania dalle azioni del governo e dellāesercito israeliano. La Cgil sostiene la Global Sumud Flotilla, iniziativa umanitaria partita il 31 agosto dai porti di Genova e Barcellona, che vedrĆ centinaia di imbarcazioni salpare da Catania, Tunisia e Grecia verso la Striscia di Gaza. Il sindacato ha raccolto viveri e medicinali da imbarcare sulle navi, con lāobiettivo di fornire aiuti alla popolazione palestinese e sollecitare i governi, incluso quello italiano, a prendere misure concrete a favore della pace e del rispetto del diritto internazionale.
āFacciamo appello ai cittadini e alle cittadine cagliaritane e dellāIsola affinchĆ© partecipino alla manifestazioneā, ha dichiarato Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sardegna. āOgnuno di noi può dare un segnale di sdegno per quanto sta accadendo. Le immagini della guerra ci toccano da vicino, e un popolo civile deve far sentire la propria voce per fermare il genocidioā.
La Cgil Sardegna apprezza il sostegno politico alla Flotilla, incluso quello della presidente della Regione Alessandra Todde, e invita tutti gli esponenti politici a partecipare. La mobilitazione segue le sollecitazioni del Sindacato mondiale e della Confederazione europea dei sindacati, che chiedono il cessate il fuoco immediato, il riconoscimento dello Stato della Palestina e la sospensione dei rapporti commerciali con insediamenti illegali.
Durante conclude sottolineando che le parole non bastano: āSe partecipiamo, se facciamo massa critica, possiamo esprimere indignazione collettiva e cambiare le cose. Questo ĆØ un modo pacifico ma potente di fermare la barbarieā.