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Monumenti nel degrado a Cagliari: l’ex Convento è un rifugio per senzatetto e cani

Una giungla di erbacce e bivacco per animali e clochard. Tutto a pochi metri dal cuore della movida, piazza Yenne: i dettagli
La Redazione

Ex Convento abbandonato a Cagliari

Una giungla di erbacce e un bivacco per animali e clochard nell’ex Convento a Cagliari: l’area archeologica dell’ex mercato, gioiello architettonico in pieno centro, è totalmente abbandonata. Tra erbacce e incuria, l’area archeologica dell’ex mercato di Santa Chiara, nel cuore del centro storico di Cagliari, è tornata al centro dell’attenzione.

Un senzatetto vi ha trovato rifugio, trasformando lo spazio – un tempo luogo di valore storico e potenziale attrazione culturale – in una sorta di giardino di fortuna, dove vive insieme a due grossi cani. Intanto, il ristorante del mercato, una delle ultime attività commerciali attive nella struttura, ha abbassato le serrande ormai da oltre un anno, contribuendo a un senso generale di abbandono.


A denunciare la situazione è Pierluigi Mannino, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, che torna a puntare il dito contro lo stato di degrado che da anni affligge il mercato e le aree limitrofe. “Negli ultimi dieci anni la politica si è occupata più volte della struttura e dell’area circostante, ma sembra di stare nel gioco dell’oca: si torna sempre al punto di partenza. Nulla è cambiato, e se possibile, la situazione è anche peggiorata”, afferma Mannino.


Monumenti e degrado a Cagliari: l’ex Convento è un rifugio per senzatetto e cani deciso da parte dell’amministrazione, con un appello a investire risorse nella manutenzione delle proprietà comunali e delle strade cittadine, piuttosto che in nuove opere che, spesso, si rivelano inutili.


“La priorità deve essere la quotidianità dei cittadini: strade pulite, marciapiedi accessibili, assenza di transenne e degrado visibile. E per farlo, servono interventi mirati, non nuovi progetti fini a sé stessi”. Sulla specifica questione dell’area archeologica occupata, Mannino è netto: “È arrivato il momento che il Comune dia il buon esempio, ripulendo quella parte storica della città che oggi è diventata una casa-giardino di fortuna. Non possiamo più permettere che spazi di valore restino abbandonati a sé stessi”. La situazione del mercato di Santa Chiara riflette un tema più ampio: quello della gestione del patrimonio pubblico urbano, tra promesse mancate e degrado crescente. L’auspicio, ora, è che le parole si trasformino in interventi concreti prima che il cuore storico della città perda definitivamente il suo battito.

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